28 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Occhio alla «truffa»

Buono di 150 da spendere da Zara, la bufala e la «truffa» girano su Whatsapp

La storia del «è uno dei fortunati vincitori» è vecchia come il cucco, eppure continua a mietere vittime. Quest'ultima su Zara, ditta che è estranea a ogni coinvolgimento, ha purtroppo avuto successo nelle ultime ore

TORINO - «Rispondi al nostro semplice sondaggio e vinci un buono di 150 euro da Zara». E' questa la nuova bufala circolata nelle ultime ore e segnalata anche da migliaia di torinesi che hanno ricevuto un messaggio su Whatsapp da un loro contatto «fidato» che li informava della possibilità di avere a costo zero un buono spesa da spendere nella nota catena di abbigliamento e accessori che a Torino si trova sia in centro, in via Roma, che all'interno dei centri commerciali Le Gru e 8Gallery.

In tantissimi sono cascati alla «truffa»
La storia del «è uno dei fortunati vincitori» è vecchia come il cucco, eppure continua a mietere vittime. Quest'ultima su Zara, ditta che è estranea a ogni coinvolgimento, ha purtroppo avuto successo perché si è diffusa tramite messaggi mandati dal cellulare dei malcapitati di turno ad alcuni contatti della rubrica con la frase «Appena presooo» e un rassicurante e quanto mai amichevole smile con l'occhiolino e la linguetta di fuori, con vicino il link per poter vincere il buono da 150 euro. In tanti, convinti della bontà dell'sms, hanno cliccato, risposto al sondaggio e condiviso a loro volta ad altre persone.

«Rispondi a 4 semplici domande e vinci il buono»
Quattro semplici domande per un buono dal valore di 150 euro. «Sei un regolare cliente di Zara?» chiede la prima domanda. Seguono ancora la frequenza degli acquisti e la distanza dal negozio più vicino. E poi per magia si viene informati di essere uno dei fortunati vincitori e che, per ottenere quanto vinto, bisogna condividere il sondaggio a 10 contatti. Un effetto moltiplicatore quasi inarrestabile. Fatte tutte queste operazioni però il buono non arriverà mai, anzi si viene reindirizzati su una pagina di un sito di gossip, forse proprio l'obiettivo di chi ha dato il via a questa «truffa» che, occhio al cellulare, potrebbe costare l'iscrizione a un abbonamento a propria insaputa.