2 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Teatro

E Johnny prese il fucile

L'inno di pacifismo integrale di Dalton Trumbo adattato per l'audiodramma arriva mercoledì 22 al Giacosa. L'evento fa parte del calendario A.N.P.I per i 70 anni della Liberazione.

IVREA – Joe Bonham viene colpito da una granata la fronte, durante la Prima Guerra Mondiale, quando si risveglia, in un letto d'ospedale, non è più lo stesso. O meglio, la sua mente lo è, ma il suo corpo no. Il soldato Johnny è diventato un troncone mozzo, non ha più braccia né gambe, non può più muoversi non più camminare, ma è salvo, un sopravvissuto alla guerra grazie ai progressi della chirurgia. Viene subito da chiedersi se ringraziarlo, il progresso, o maledirlo, fatto sta che tutto ciò resta a Joe Bonham sono i suoi pensieri, così lui pensa, e dallo svolgersi della sua consapevolezza nasce un racconto crudissimo sull'inutilità della guerra.

Questa in breve la trama del romanzo E Johnny prese il fucile, inno di pacifismo integrale uscito dalla penna di DaltonTrumbo nel 1939, dal quale lo stesso autore trasse anche un film nel 1971, che fu tra i prediletti di François Truffaut. «La voce di Johnny tutt’ora intatta – scrive Goffredo Fofi nella prefazione italiana al romanzo– è quella di un Lazzaro indomito e sarcastico». Una voce che presto risuonerà nelle orecchie di centinaia di spettatori del teatro Giacosa, qui in città. Sì proprio nelle orecchie, perché quello che andrà in scena mercoledì 22 aprile non sarà una versione adattata per il teatro, ma un audiodramma. A proporre l'insolita formula l'eporediese «espatriato» Sergio Ferrentino, autore e conduttore radiofonico, che negli ultimi anni con Fonderia Mercury ha lavorato all'adattamento «audio» e «radio» di diversi romanzi, chiamando in causa per le stesure autori del calibro di Carlo Lucarelli e Massimo Carlotto.

Ma cosa capiterà, in pratica a chi – spesi i 10 euro del biglietto che si può acquistare al Contato del Canavese – si siederà in una poltroncina del civico teatro? «Un'avventura nuova - spiega lo stesso Ferrentino – la possibilità di sentire una storia, un po' come se si fosse nella sala di doppiaggio della «Guerra dei mondi» di Orson Welles. Ogni persona del pubblico avrà in dotazione una cuffia ed ascolterà l'interpretazione degli attori attraverso di essa». Così grazie alla tecnologia i pensieri del soldano Johnny, i rumori che accompagnano le vicende, le voci dei personaggi risuoneranno a 360°, complice il sistema del microfono binaurale che darà agli spettatori una percezione inedita, unita alla possibilità di vedere la costruzione dell'immagine acustica, attraverso i movimenti degli attori e i suoni e gli effetti che producono. Sul palco Sax Nicosia, Eleni Molos e Roberto Recchia, il sipario si alzerà alle 20.45, lo spettacolo, che rientra nel folto programma per i 70 anni della Liberazione preparato da A.N.P.I. Ivrea e Basso Canavese, è patrocinato da Comune di Ivrea e AEG.