19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Cinema

TFF32: «Triangle», bellissimo documentario sulle donne vittime del lavoro

Firmato dalla regista palermitana Costanza Quatriglio, intreccia due storie di morte e lavoro: quella delle operaie tessili di New York nel 1911, e quella delle dipendenti di una maglieria abusiva a Barletta esattamente 100 anni dopo

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TORINO - Nudo e crudo, toccante, tremendo nella sua atroce verità. «Triangle», il film di Costanza Quatriglio presentato al Torino Film Festival nella sezione «Diritti & Rovesci», è uno di quelli importanti. La storia è quella duplice delle operaie tessili che morirono a New York nel 1911 quando prese fuoco l'ottavo piano di un grattacielo tra Washington Square e Greene Street, e quella delle donne, anche loro operaie, finite sotto le macerie di una palazzina che ospitava un maglificio fantasma a Barletta nel 2011. Una di loro, Mariella, estratta miracolosamente viva, racconta una vita sospesa che non c'è più. Con lei viviamo il ritorno alla condizione preindustriale e la necessità di un nuovo inizio, ma anche l’irriducibile orgoglio di chi sa che far bene il proprio lavoro è il gesto più compiuto di ogni essere umano. Due tragedie così simili, a 100 anni esatti di distanza l'una dall'altra.

NUOVI SCHIAVI DELLA POSTGLOBALIZZAZIONE - «'Triangle' è anche la figura che nasce dall’unione delle linee invisibili che collegano i due poli della nostra storia - ha raccontato la regista -: il lato ascendente inizia il 25 marzo 1911 a New York e prosegue per il taylorismo, il fordismo, le lotte e le conquiste del Novecento. Quello discendente inizia il 3 ottobre 2011 a Barletta, il giorno in cui a crollare non è solo una palazzina, ma un’intera civiltà. Qui postglobalizzazione è sinonimo delle rovine sotto cui hanno perso la vita tanti nuovi schiavi. Il terzo lato è lo spazio vuoto: ciò che non appare ma è reso visibile da quell’esperienza puramente espressiva che solo il cinema può dare». Raccontare il lavoro, ha aggiunto, «è di per sé una delle sfide più difficili perché gli agguati si amplificano e possono diventare trappole. In questo film ho cercato di mostrare come la condizione operaia oggi sia la stessa di quando c'era la fabbrica, anche nel rapporto con la macchina. Nel 2011 a Barletta a crollare non è stata solo una palazzina ma un'intera civiltà».

LA REGISTA - Costanza Quatriglio (Palermo, 1973), talentuosa regista siciliana con alle spalle già una carriera interessante, ha esordito nel lungometraggio con «L’isola», selezionato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes nel 2003 e vincitore di numerosi riconoscimenti. Nello stesso anno ha presentato «Racconti per L’isola» alla Mostra di Venezia, documentario sul lavoro svolto con gli attori non professionisti proprio per il film «L’isola». Tra i suoi lavori precedenti «Ècosaimale?» è stato premiato al TFF nel 2000. Nel 2012 «Terramatta», presentato alle Giornate degli autori, ha vinto il Nastro d’argento per il miglior documentario e, sempre a Venezia, nel 2013 è stato proiettato fuori concorso «Con il fiato sospeso».