19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Calcio

Alla cessione del Milan non crede ormai più nessuno

Tifosi, opinionisti e giornalisti sono sempre più convinti che la trattativa coi cinesi non andrà mai in porto

MILANO - Quello di venerdì scorso non è stato solo un rinvio, ma sembra qualcosa di molto più rilevante. La trattativa per la cessione societaria del Milan ha subìto l’ennesimo rallentamento, ma non è tramontata, eppure nell’ambiente calcistico e in quello rossonero in particolare, gli animi sono sfiduciati, arrabbiati e delusi: Silvio Berlusconi non gode ormai più della stima e dell’affetto del popolo rossonero che non crede in un futuro roseo con l’attuale presidenza, ma non ha alcuna fiducia neanche dei fantomatici cinesi che dovrebbero acquistare il Milan lo scorso 3 marzo, salvo poi tergiversare ancora. Social network impazziti ed assaliti da messaggi rabbiosi o malinconici, in pochi ancora possibilisti circa una chiusura con la cordata asiatica e, anche in quel caso, poche certezze sul ritorno del Milan ai vertici.

Credibilità esaurita

Anche nell’ambiente calcistico le speranze e l’ottimismo latitano: Giovanni Galli, ex portiere milanista di fine anni ottanta, dichiara di aver sempre nutrito dubbi circa il buon esito dell’affare Berlusconi-Sino Europe Sports, così come Luca Antonini, ex terzino milanista, che a Sportitalia ha candidamente ammesso: «Non c’è chiarezza in questa vicenda e la chiarezza è necessaria, soprattutto per i tifosi che devono sapere cosa accadrà al Milan in futuro». Infine ci ha pensato Marco Travaglio, giornalista e scrittore, che ha piazzato la stoccata finale in diretta tv al canale La7, affermando con decisione: «Non ho mai creduto ai cinesi, è tutta una commedia. In realtà sono tutti soldi di Berlusconi che ne ha tantissimi all’estero e che cerca di far rientrare in Italia sfruttando anche il Milan ed una cessione che non avverrà mai». Al di là delle considerazioni e delle opinioni personali, al di là delle informazioni e delle soffiate, delle fonti e delle semplici deduzioni, sulla vicenda legata alla vendita del Milan c’è sin dall’inizio un alone di mistero che neanche ora che il popolo si sta sollevando sembra voler essere diradato: chi c’è a capo della cordata cinese? Quali sono i nomi degli investitori? Quando si chiuderà veramente (in un senso o nell’altro) questa storia? Rispondendo in maniera esaustiva a questi interrogativi, forse, le parti in causa metterebbero a tacere tanti dubbi e tante voci che oggi, onestamente, sono ampiamente giustificate e giustificabili, perché le frasi di circostanza di Silvio Berlusconi nel prepartita di Milan-Chievo lasciano ancora il tempo che trovano.