20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Calcio

Dall’Inghilterra: “Visite mediche pronte per Ibrahimovic a Manchester”

La redazione sportiva inglese di Sky Sport rivela come nella città britannica la clinica per accogliere i test dello svedese sia già stata allertata. Terminano definitivamente le speranze dei tifosi del Milan di rivederlo in Italia

LONDRA - Sfuma il sogno. Nuovamente e stavolta definitivamente. Zlatan Ibrahimovic non tornerà al Milan, nonostante le strizzatine d’occhio ed i messaggi d’amore nei confronti dei rossoneri; lo svedese è ad un passo dall’ufficializzare il suo passaggio al Manchester United con contratto di una stagione a 11 milioni di euro. Troppo incerta la situazione del Milan, troppo certa quella degli inglesi, troppo forte la voglia di allearsi con Josè Mourinho per combattere la guerra civile di Manchester contro il City del nemico Guardiola, magari vincerla e poi volare per gli Stati Uniti e chiudere la carriera oltre Oceano. Il Milan ci ha creduto e ci ha pure provato, ma la condizione precaria dei rossoneri non ha impietosito né Ibrahimovic e né tantomeno Mino Raiola che, buoni rapporti con Galliani a parte, non avrà certo spinto il suo assistito verso Milanello; del resto il Milan non può presentarsi da uno come Ibrahimovic, offrire la metà dell’ingaggio percepito dallo svedese finora, e senza fornire alcuna garanzia sul progetto tecnico, sul cambio di proprietà, neanche sull’allenatore che avrebbe guidato la squadra. Cosa si poteva pretendere da uno dei calciatori più forti e quindi appetiti del mondo? Il rispetto e l’affetto di Ibrahimovic per il Milan ha fatto sì che il rifiuto non fosse traumatico: lo scandinavo, contrariamente a quanto fatto col Malmoe e in passato con la Roma, non ha trattato i rossoneri con sdegno, anzi, ha continuato a definire il Milan il miglior club in cui abbia militato. Un altro Milan, però, perché oggi uno come Zlatan Ibrahimovic sarebbe sprecato al Malmoe nel campionato svedese, ma anche al Milan dove regna confusione, tanta confusione. Resta il ricordo di due anni fantastici, di aver ammorbidito il carattere di un calciatore arrogante e poco incline a legarsi ad una maglia: Ibrahimovic non sarebbe andato via dal Milan, è il Milan che lo ha costretto a fare le valigie e trasferirsi nella mai amata Parigi, nel mai amato Paris Saint Germain, nella mai amata Ligue 1. Silvio Berlusconi ha iniziato lì a distruggere il Milan, proseguendo ininterrottamente nei successivi tre anni e mezzo; oggi Ibrahimovic ha detto gentilmente no ad un ritorno a Milanello, lasciando aperta per sempre quella ferita in ogni tifoso milanista. Forse è giusto così.