Gambaro: “Il centrocampo del Milan è penoso”
Durissime affermazioni dell’ex terzino rossonero circa la mediana di Brocchi, considerata impresentabile a certi livelli
MILANO - Enzo Gambaro, ex difensore del Milan di inizio anni novanta ed oggi commentatore televisivo, è spesso senza peli sulla lingua quando commenta le gare della sua vecchia squadra, ormai in una crisi profonda e insanabile. Sabato sera i rossoneri hanno vinto per miracolo in casa del Bologna, ma è stato un successo incolore, agguantato fortunosamente da un gruppo di calciatori assemblati malissimo da una società pressochè inesistente. E così ecco l’immancabile stoccata di Gambaro che al termine di Bologna-Milan ha sentenziato: «Se guardo il centrocampo del Milan mi viene voglia di spegnere il televisore, è penoso. Penso agli attaccanti, ad esempio a Bologna si è mosso bene Luiz Adriano, ma con quei centrocampisti non capisco come le punte abbiano ancora stimoli per scendere in campo». Il centrocampo milanista è in effetti uno dei (tanti) talloni d’Achille di una squadra povera, poverissima di qualità: in estate si era parlato di Witsel, di Banega e di Valdifiori, tutta gente che potesse dare talento e ordine alla linea mediana rossonera; ogni trattativa (ammesso che ci sia stata) è poi naufragata nel nulla, così come nel nulla si sono trovati a lavorare i poveri Mihajlovic e Brocchi, costretti a costruire un gioco senza giocatori all’altezza e con la società che farneticava improbabili raggiungimenti di terzi posti che, con molta più arguzia, i tifosi vedevano giustamente come miraggi di oasi nel deserto. Oggi si parla ancora di Witsel, si parla di De Roon e di Kovacic, altri calciatori in grado di alimentare un centrocampo disidratato di qualità; ma la sensazione è che se non arriverà in soccorso l’amico Preziosi o l’alleato Raiola, l’attuale dirigenza milanista continuerà a portare a Milanello i soliti parametri zero o le solite mezze calzette «ammirate» nell’ultimo quinquennio.