27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Calcio

Legrottaglie: «Troppa fretta nel mandar via Mihajlovic»

L’ex difensore del Milan è in disaccordo con l’ipotesi di esonerare il tecnico serbo a fine stagione e dopo un solo anno sulla panchina rossonera.

MILANO - La panchina del Milan è ormai una delle più roventi della serie A, alla pari di quella del Palermo del vulcanico Zamparini o del vecchio Perugia di Gaucci, ed anche Sinisa Mihajlovic, assunto in pompa magna solo nove mesi fa, ha partorito un Milan insoddisfacente, almeno a detta di Silvio Berlusconi, ancora convinto che la squadra da lui presieduta sia fra le migliori compagini italiani. La realtà, come è noto, è ben diversa, il Milan è un’accozzaglia di modesti calciatori che alla prima difficoltà si nascondono evidenziando tutte le loro insicurezze e lacune; l’allenatore, chiunque sia, in questa situazione può fare ben poco e anzi Mihajlovic ha ottenuto anche risultati migliori di quello che la sua sgangherata brigata potesse garantire: sesto posto in campionato (in linea coi valori della formazione rossonera) e finale di Coppa Italia raggiunta e da giocare contro la Juventus.

Dello stesso avviso è anche Nicola Legrottaglie, ex calciatore del Milan nella stagione 2010-2011, che ha dichiarato a proposito di Mihajlovic: «Non sono certo io a dover giudicare, perché io non faccio parte della dirigenza milanista, ma ritengo che i miracoli siano difficili da compiere. A Mihajlovic serve tempo, di certo più di una sola stagione per risollevare il Milan; io credo nei progetti a lunga scadenza e i rossoneri hanno bisogno di questo per ripartire, se Mihajlovic salta subito si deve ricominciare tutto da zero». Eppure, Brocchi si scalda già, pronto ad essere accolto come nuovo salvatore della patria ed essere poi ridicolizzato fra esattamente un anno, seguendo le sorti di Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. Allenatori avvisati, mezzi esonerati.