29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Un'altra scommessa per il grande campione

L'ultimo sogno a quattro ruote di Alex Zanardi

All'irripetibile carriera sportiva del pilota bolognese manca solo una gara: la leggendaria 500 Miglia di Indianapolis. E ancora oggi, a 48 anni e dopo il suo incidente, non ci ha rinunciato: «Mi piacerebbe correrla»

ROMA – Nella sua lunga carriera sportiva, Alex Zanardi ne ha fatte di esperienze. Ha corso in Formula 1, ha vinto due titoli nel campionato americano di Cart. Poi, pur avendo perso entrambe le gambe in un incidente al Lausitzring, in Germania, quindici anni fa, non ha smesso di correre. Nel paraciclismo, dove è diventato una leggenda, vincendo cinque Mondiali e due medaglie paralimpiche, ma anche in macchina, di nuovo. Eppure, a questo spettacolare palmares manca una corsa, la più importante di tutte negli Stati Uniti: la 500 Miglia di Indianapolis. Curiosamente Alex, pilota che costruì la sua carriera proprio sui successi ottenuti oltre Atlantico, non ha mai avuto la possibilità di disputarla. Ma lo scorso weekend, mentre era impegnato nell'ennesima gara (la 24 Ore di Spa di Gran Turismo), il campione bolognese ha espresso pubblicamente il suo desiderio di porre rimedio a questa mancanza. E considerando che nel suo vocabolario non sembra esistere la parola «no», non si può escludere che ci riesca davvero.

Le offerte non mancano
Zanardi ha dichiarato alla rivista inglese Autosport che avrebbe una gran voglia di correre a Indy, anche se gli servirebbe una monoposto adattata per l'occasione con i comandi al volante: «Non sarei un vecchietto insoddisfatto se non accadesse – ha chiarito il 48enne – ma mi piacerebbe disputare la Indy 500 se si presentasse la giusta occasione». Il pilota ha aggiunto di aver discusso questa eventualità con il suo vecchio amico (e già compagno di squadra ai tempi dei titoli in Cart) Jimmy Vasser, oggi boss del team americano Kv Racing. «In pratica mi ha offerto un sedile – spiega – ma non siamo mai arrivati al punto di studiare i dettagli che servirebbero per riuscirci». Nonostante l'offerta di Vasser, infatti, Zanardi ha aggiunto che probabilmente preferirebbe chiudere l'accordo con un altro team perché non vuole «rovinare la sua amicizia con Jimmy». L'unica strada realistica per correre la 500 Miglia di Indianapolis, secondo il bolognese, sarebbe una chiamata dal team Chip Ganassi Racing, con cui ottenne tutti i suoi successi statunitensi alla fine degli anni '90. E non sarebbe neanche una prima assoluta: nel 2003, Alex salì a bordo di una vettura del campionato di IndyCar, equipaggiata con comandi al volante, al Lausitzring, nel corso di un commovente evento in cui completò quegli ultimi giri che non potè compiere nel 2001 a causa dell'incidente.

Le ultime vittorie
Intanto, pur continuando a coltivare i suoi sogni per il futuro, Zanardi non si ferma. Nella già citata 24 Ore di Spa è stato costretto al ritiro, pur mettendo in luce ottime prestazioni. Ma pochi giorni dopo è volato in Svizzera, dove ha vinto ben tre medaglie d'oro ai campionati del mondo di paraciclismo. Alex è fatto così: è nato per vincere. E per non arrendersi mai.