Malagò chiede aiuto ai privati
Sport e impresa danno vita ad un connubio vincente a sostegno del benessere e della salute, in particolare dei giovani. Questo il fulcro del convegno «Impresa e sport: cooperazione vincente», tenutosi oggi a Roma presso il salone d'onore del Foro Italico con relatori il presidente del Coni, Giovanni Malagò, l'ad di Ferrero e di Conad e il presidente della Federscherma Giorgio Scarso.
ROMA - Sport e impresa danno vita ad un connubio vincente a sostegno del benessere e della salute, in particolare della fascia più giovane della popolazione italiana. Questo il fulcro del convegno «Impresa e sport: cooperazione vincente», tenutosi oggi a Roma presso il salone d'onore del Foro Italico con relatori il presidente del Coni, Giovanni Malagò, l'amministratore delegato di Ferrero, Gino Lugli, l'ad di Conad Francesco Pugliese, il presidente di Basicnet Marco Boglione ed il presidente della Federscherma Giorgio Scarso.
FIDUCIA ALLO SPORT - E' proprio dal numero uno del Coni che arriva il campanello d'allarme: «Dobbiamo cambiare - afferma Malagò -, i tempi si evolvono ad una velocità mostruosa e non possiamo permetterci il lusso di continuare ad agire come abbiamo fatto fino ad ora. Bisogna avere coraggio, idee nuove e coinvolgere aziende che danno fiducia a sport diversi dal calcio. Grazie quindi a Conad, Ferrero e Basicnet, che danno fiducia alla scherma e ad altre discipline cosiddette minori».
COMBATTERE L'OBESITA' - In occasione del suo intervento, l'ad di Ferrero, Gino Lugli, sottolinea: «Fondamentalmente noi cerchiamo di diffondere lo sport perché man mano che i bambini crescono tendono ad abbandonare la pratica sportiva». Un modo, ha aggiunto, anche per combattere la crescente obesità infantile che «a nostro avviso dipende dalla mancanza di pratica motoria e quindi di sport». In tal senso, Lugli ha rivendicato il successo del progetto «Kinder+sport» lanciato dal suo gruppo che coinvolge quasi 2 milioni di giovanissimi e circa 350.000 scuole. «Ebbene - ha precisato - il 20% delle famiglie italiane pratica questo progetto, il 40% lo conosce e l'80% è d'accordo sui suoi obiettivi».
IL CONTRIBUTO DI CONAD - Anche Conad, ha detto l'ad Pugliese, è impegnata ad investire e a «dialogare» con lo sport. Nel 2013, infatti, il gruppo ha investito in questa attività 5,9 milioni con 1.022 società sportive sponsorizzate e oltre 71.500 atleti interessati. E la maggior parte delle risorse (circa 4 milioni) sono state destinate a sport che non sono certo sempre sotto i riflettori come beach volley, canottaggio, karate, mountain bike, vela e judo.