30 luglio 2025
Aggiornato 13:30
Vela | America's Cup

Fuoco incrociato su Oracle Racing

Lo skipper Russell Coutts, indiscusso campione in barca, sembra di fatto essere molto meno a suo agio nei panni di manager a terra, anche se da anni ormai è sul libro paga di Larry Ellison il multimilionario statunitense proprietario di Oracle.

NEW YORK - Fuoco incrociato oggi della stampa internazionale su Russell Coutts, skipper di Oracle Racing, il team americano detentore dell'America's Cup di vela. Il neozelandese, indiscusso campione in barca, sembra di fatto essere molto meno a suo agio nei panni di manager a terra, anche se da anni ormai è sul libro paga di Larry Ellison il multimilionario statunitense proprietario di Oracle.

Coutts viene apertamente criticato per la sua gestione dell'America's Cup, che come da regolamento spetta di diritto al vincitore dell'ultima edizione. Il colpo di grazia per Coutts è arrivato nei giorni scorsi con la rinuncia a partecipare alla prossima edizione da parte del team australiano che tra l'altro era il Challenger of Record, ovvero il rappresentante ufficiale tutti gli altri sfidanti, tra i quali c'è anche Luna Rossa il team del patron di Prada, Patrizio Bertelli.

TROPPE INCERTEZZE - Le accuse mosse a Coutts, da tempo le stesse, sono state impietosamente sottolineate anche dagli australiani nelle motivazioni del loro ritiro: troppe incertezze perché non si conoscono ancora le date e la località dove dovrebbe svolgersi nel 2017 la prossima edizione (la 35esima) dell'America's Cup. Troppo alti i costi previsti e prevedibili, inique le regole che prevedono tra l'altro che il Defender americano possa costruire due barche mentre tutti gli altri una sola. Pochi infine gli iscritti: soltanto quattro sfidanti più il detentore Oracle Racing appunto.

Così anche i media Usa oggi criticano Coutts e Ellison. La più autorevole newsletter del settore, Scuttlebutt, riporta: «America's Cup c'è bisogno di maggiore umiltà» e ricordando impietosamente che, soltanto sette anni fa, nel 2007 a Valencia, per la 32esima edizione dell'America's Cup, quella organizzata da Alinghi di Ernesto Bertarelli, parteciparono ben 11 team provenienti da 9 nazioni. In quell'edizione, la migliore di sempre secondo Scott Macleod, presidente di Force 10 Marketing, furono tra l'altro distribuiti tra tutti gli iscritti oltre 60 milioni di euro di profitti.

Dall'altra parte del mondo, l'altrettanto autorevole «NZ Herald» pone una fitta serie di domande puntuali sull'organizzazione e la gestione del trofeo sportivo più antico dell'era moderna. Il bersaglio delle domande e delle relative critiche è sempre lo stesso Coutts, domande che rischiano però di rimanere senza una risposta visto l'atteggiamento di chiusura totale da parte dello skipper di Oracle.