Marino: «La Roma può avere uno stadio di proprietà»

ROMA - Ignazio Marino non ha ancora visto «neanche il progetto» del nuovo stadio che la proprietà americana della Roma intende realizzare nell'area di Tor di Valle, ma quando si arriverà a quel punto il sindaco della Capitale chiederà «uno sforzo all'imprenditoria privata» per la sua realizzazione. Lo ha detto lo stesso primo cittadino, intervistato dall'emittente radiofonica Retesport.

NON HO VISTO IL PROGETTO - «Li ho incontrati una sola volta, poche settimane dopo l'inizio del mio mandato», ha affermato Marino alludendo ai dirigenti della società giallorossa, «Hanno il modo di riflettere, di ragionare e di comportarsi tipico delle persone che lavorano nel settore sportivo negli Stati Uniti, Paese che io conosco molto bene. Hanno espresso i loro legittimi interessi, quello di avere uno stadio del club qui nella nostra città, ma non erano in condizioni di poter illustrare il progetto nei dettagli». Se si arriverà a quel punto, «perché ancora non ci siamo, perché io non ho visto ancora neanche il progetto», ha aggiunto il sindaco, «chiederò uno sforzo all'imprenditoria privata».

CONSEGUENZE POSITIVE - «Non sono contrario all'idea di un club che abbia uno stadio, esistono in molti Paesi nel mondo, può essere un fatto molto positivo, ma bisogna garantire che nel realizzare un'opera di questo tipo le persone che vivono in quel quartiere non ne abbiano conseguenze negative, anzi - come spesso avviene negli Stati Uniti - ne abbiano, a spese dei costruttori, conseguenze molto positive», ha specificato Marino, «In termini di offerta commerciale, viabilità urbana, trasporti. Queste condizioni debbono essere assolutamente garantite, ho chiesto che così fosse, hanno detto che ritorneranno con un piano dettagliato: ancora non sono tornati, quando lo faranno valuteremo il piano nell'interesse della Roma e dei suoi tifosi, ma ovviamente nell'interesse prioritario dei cittadini di tutta la città».