20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Calcio | Inter

Ranieri: «Il mio karma è quello dell'aggiustatore»

Il neo allenatore nerazzurro: «Recuperiamo l'autostima»

MILANO - Ecco il D-Day, il giorno di Claudio Ranieri. L'ex tecnico di Juventus e Roma si è presentato alla Pinetina per la sua prima conferenza stampa da neoallenatore dell'Inter, presentato al fianco di Marco Branca, Piero Ausilio ed Ernesto Paolillo.

Le prime parole sono una piccola introduzione: «Io credo che ognuno di noi abbia un karma, un destino, ed evidentemente il mio è quello dell'aggiustatore. Ma a me piace lavorare, e questa è una grande opportunità, capitata nel momento giusto - dice il tecnico, che poi passa subito al capitolo Sneijder, non convocato per la trasferta di Bologna -. Ha un problemino muscolare e non voglio rischiarlo, spero di averlo a disposizione a Mosca».

Poi la risposta alla domanda che tutti si aspettavano, quella su Josè Mourinho. «Non voglio cancellare nulla di quello che è stato Mourinho per l'Inter. Con lui eravamo nemici, ma solo per i media. Lui nella storia del club nerazzurro ha lasciato un segno indelebile, come Herrera, ma io sono qui per aprire un'altra strada. Io ho chiesto ai miei ragazzi di rialzarsi e di lottare. Di tornare ad essere quella squadra con cui lottavo quando ero alla Roma, e che mi faceva sudare».

Capitolo modulo: «Pazzini e Milito incompatibili? No, li vedo bene insieme, sanno muoversi nel modo giusto e sono bravi nell'area di rigore. Sneijder trequartista? Io voglio vincere le partite, indipendentemente dai moduli. Ora è importante il risultato più che le prestazioni. Bisogna recuperare l'autostima. Giocatori sazi che hanno vinto tanto? Non credo proprio, i campioni vogliono vincere sempre, e io ne ho tanti in squadra. Sono qui apposta per far recuperare loro lo spirito vincente che hanno perso nelle ultime gare».