23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Calcio | Figc

Valentini: «Stop alla violenza contro gli arbitri»

Direttore generale Federazione: «Nella scorsa stagione 600 episodi di arbitri aggrediti e minacciati, vigliaccherie di ogni tipo»

MILANO - «Non vogliamo più episodi di violenza contro gli arbitri». La denuncia è di Antonello Valentini, direttore generale della Figc, in relazione ad uno dei risvolti più tristi e spesso nascosti del calcio dilettantistico e giovanile: «In Italia si giocano 570 mila partite ufficiali all'anno e la scorsa stagione abbiamo contato 600 episodi di arbitri aggrediti e minacciati, vigliaccherie di ogni tipo - spiega ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport su RadioUno -. Non possiamo accettare il rapporto tra le partite disputate e il numero degli atti di violenza».

La Federcalcio, attraverso la mediazione tra il presidente Giancarlo Abete e Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione italiana arbitri, ha disposto una serie di provvedimenti più duri per prevenire il fenomeno: «L'ultimo Consiglio federale ha approvato normative per dilettanti e giovani. Verso i calciatori non ci limiteremo alle squalifiche, abbiamo inserito pene pecuniarie e ammende che pagheranno di tasca loro - continua Valentini -. Per quanto riguarda le società, oltre all'ammenda per la responsabilità oggettiva o l'eventuale implicazione diretta dei dirigenti, dalla prossima stagione chi si renderà responsabile di episodi di violenza non godrà più della gratuità del servizio arbitrale. Tali società sosterranno una spesa forfettaria, che andrà a finire in un fondo per l'indennità degli arbitri vittime di violenza».

Valentini sforna l'intero campionario: «Sputi, calcioni, schiaffi, mani al collo, bottigliate, pietre in testa. Ora basta. L'ulteriore sterzata speriamo possa servire a cambiare le cose - prosegue il direttore generale Figc -. E poi non smetteremo di educare dirigenti e calciatori alla cultura sportiva. In un paese maleducato come il nostro, il lavoro è immane ma noi non rinunciamo a farlo».

Infine, in relazione alla ostica trasferta in Serbia della Nazionale, prevista per il 7 ottobre: «Il fatto che non ci siano i tre punti in palio condizionerà positivamente il clima - precisa Valentini -. Sarà comunque caldo perché a loro servono i tre punti. Il 29-30 settembre Abete sarà a Belgrado per un ulteriore incontro di amicizia, firmeremo un protocollo d'intesa con la Federazione serba. Stiamo facendo di tutto per alleggerire il match. Intanto non abbiamo comprato biglietti per il settore italiano».