20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Formula 1

Ecclestone frena sul Gp di Roma

Lega propone il ritorno delle bighe. Alemanno: «Non è bocciatura ma siamo pronti a un passo indietro per Monza»

ROMA - Due gran premi di Formula 1 in Italia sono troppi. Con questa motivazione Bernie Ecclestone, patron del Circus, ha chiuso la porta alla nascita del Gp di Roma, mettendo fine anche alle polemiche, prettamente politiche, sul dualismo tra Monza e l'Eur. In una lettera inviata al sindaco della capitale, Gianni Alemanno, Ecclestone spiega che «i team vogliono tenere il numero delle gare fino ad un massimo di venti in un anno e con più appuntamenti negli Usa. Per questo ora è impossibile programmare un'altro Gran Premio di Formula Uno in Italia».

Il patron della F1 propone però un'alternativa: «Comunque se Monza fosse tolta dal calendario o si potesse alternare Monza con Roma questo potrebbe essere accettabile e potrei cercare di ottenerlo. Mi spiace di non potere concludere l'accordo come previsto». Una soluzione difficilmente praticabile considerando che la corsa sul circuito lombardo è considerata storica e quindi intoccabile, anche dal sindaco di Roma, proprio nei giorni scorsi, si era detto pronto a fare un passo indietro nel caso in cui si sarebbe dovuto scegliere tra Monza e Roma. Una brusca frenata da parte della F1 che di fatto condanna il gp capitolino, come ammesso tra le righe dallo stesso Alemanno.

«Di fronte a questa svolta è evidente che è necessaria una riflessione sul progetto del Gp a Roma», ha spiegato il sindaco di Roma che ha subito sottolineato come non si tratti «di una bocciatura» del progetto romano portato avanti con Maurizio Flammini. «La prossima settimana comunicheremo la nostra decisione ma abbiamo sempre ribadito che se fosse stata posta un'alternativa tra Roma e Monza noi avremmo fatto un passo indietro».