23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Calcio

Moratti: l'Inter non ha mai sfiduciato Benitez

Dopo la sconfitta di Verona con il Chievo il presidente nerazzurro: «Ora vediamo di fare risultato col Twente»

MILANO - Il presidente Massimo Moratti, la società e la squadra «non hanno mai dimostrato sfiducia» nei confronti di Rafael Benitez, ma l'allenatore spagnolo dell'Inter è ora invitato a «far un buon risultato» mercoledì sera contro il Twente a San Siro nel match valido per la quarta giornata del Gruppo A di Champions League. Il giorno dopo la sconfitta per 2-1 in casa del Chievo nella tredicesima giornata del campionato di Serie A, che ha fatto precipitare l'Inter al sesto posto in classifica a -9 dalla capolista Milan, Moratti si è svegliato «infastidito» e con una sensazione «poco piacevole, anche perché «ci si rende conto di quella che può essere la situazione negativa in termini di numeri».

Secondo il presidente nerazzurro, però, esistono delle giustificazioni per il difficile momento che stanno vivendo i campioni d'Italia e d'Europa. «Sono quelle che conoscevamo anche prima della partita, cioè le tante assenze e l'impossibilità di cambiare qualcosa, di avere una maggiore vivacità», ha detto Moratti. «Gli impegni però sono questi e si va avanti cercando di rispondervi, a quelli di campionato e soprattutto quello di coppa». L'Inter è in testa al girone di Champions appaiata al Tottenham (che ha però una miglior differenza reti negli scontri diretti) con 7 punti e in caso di vittoria sugli olandesi del Twente (5), la qualificazione agli ottavi di finale sarebbe già matematica con un turno d'anticipo. «Sarà una partita che può metterci un po' più tranquilli per il futuro», ha detto Moratti. «Dobbiamo evitare il rischio di andare a fare delle partite decisive nel mese di dicembre».

Capitolo finale dedicato alla testata rifilata ieri da Samuel Eto'o a Cesar e che potrebbe costare all'attaccante camerunense una squalifica. «Può essere», ha ammesso Moratti. «Non ho visto quanto abbia affondato il colpo, quanto sia stata reale, spero non succeda niente, ma è difficile».