Francia: procedura di licenziamento per l'ex ct Domenech
L'allenatore è accusato di «gravi colpe» nelle gestione del gruppo ai Mondiali. Pronta un'indennità di mezzo milione di euro
PARIGI - La Federcalcio francese ha inviato una lettera di licenziamento all'ex ct della nazionale Raymond Domenech, ritenuto responsabile di «gravi colpe» in merito alla gestione del gruppo dei bleus nel corso degli ultimi disastrosi Mondiali sudafricani. La lettera raccomandata - secondo quanto confermato dall'Afp tramite una fonte vicina al dossier federale - sarebbe stata recapitata a Domenech venerdì. La federazione francese rimprovera a Domenech «il comportamento tenuto nel corso degli ultimi Mondiali, come quando ha rifiutato di stringere la mano al collega del Sudafrica, il brasiliano Carlos Alberto Parreira», ma anche «la gestione del caso Nicolas Anelka».
L'episodio relativo alla lite con l'attaccante del Chelsea, che secondo quanto riportò L'Equipe insultò pesantemente l'ormai ex ct nel corso dell'intervallo del match perso per 2-0 contro il Messico e che per quel motivo fu allontanato dalla nazionale e dal Mondiale, è secondo la Federcalcio francese sufficientemente grave per mettere alla porta della direzione tecnica nazionale Domenech. La Francia, come noto, ai Mondiali è stata eliminata al primo turno dopo un pareggio e due sconfitte. L'ex ct è sotto contratto a tempo indeterminato dal 1993 e ha sempre percepito uno stipendio da 10mila euro al mese. Il presidente ad interim Fernand Duchaussoy aveva anticipato mercoledì scorso che la procedura di separazione da Domenech sarebbe probabilmente passata per un licenziamento.
Ma, al fine di evitare di finire in tribunale, la Federcalcio dovrà negoziare una indennità con Domenech. Ma non certo da un milione e mezzo o due milioni di euro come qualcuno aveva lasciato intendere, piuttosto, come scrive oggi il Journal du Dimanche, per una somma intorno al mezzo milione di euro, una cifra decisamente più vicina alla realtà. Sempre che Domenech, tipo piuttosto imprevedibile da questo punto di vista, non decida di arroccarsi su una posizione di battaglia.