La Rai «spegne» la moviola
Saranno analizzati solo tre casi controversi per ogni turno di campionato. Girandola di sostituzioni anche nella conduzione dei programmi
ROMA - La Rai saluta la moviola. Eugenio De Paoli, direttore di Rai Sport, ha annunciato oggi la decisione di limitare bloccare dopo 43 anni l'utilizzo della moviola in programmi come Stadio Sprint, 90° Minuto o La Domenica Sportiva. Niente replay infiniti, polemiche e chiacchiere da bar sport. Solo tre casi per turno di campionato saranno trattati con esperti del regolamento scelti insieme all'Aia . Niente più moviolisti per una lettura più tecnica e tattica delle partite che metta in evidenza più il gesto atletico che la singola decisione arbitrale. Un'ovazione si leva dall'associazione italiana arbitri che finalmente, almeno in Rai, non sarà più sotto la lente d'ingrandimento. «In tutte le loro trasmissioni televisive si parlerà di regolamento e di cultura del calcio», esulta l'Aia. «Questo lascerà spazio alla visione di gesti tecnici e atletici, abbandonando così le polemiche che scaturivano da commenti e dibattiti da Bar Sport attorno alla moviola, deleteri per la crescita dei nostri arbitri e dei giovani calciatori. L'Aia si rende disponibile a dare il proprio contributo alla rivoluzionaria iniziativa culturale».
CONDUZIONI - L'annuncio di questa «rivoluzionaria iniziativa culturale», come l'ha etichettata il presidente del fischietti Nicchi, è stato dato dal direttore di Rai Sport Eugenio che ha avuto il pieno sostegno del presidente Rai Galimberti. Una girandola di sostituzioni si dovrebbe verificare anche nella conduzione dei programmi. A Paola Ferrari andrebbe la conduzione della Domenica Sportiva (dove però mancherà Teo Teocoli), Andrea Fusco andrà a Novantesimo Champions, Simona Rolandi a Dribbling. Probabile inoltre l'avvicendamento nel ruolo di telecronista della nazionale tra Marco Civoli e Bruno Gentili.
SCONCERTATO IL CDR - Una drastica inversione di tendenza che ha lasciato «sconcertato» il CdR di Rai Sport «dall'irrituale procedura adottata dal direttore de Paoli di anticipare le scelte della prossima stagione alla stampa (quotidiani e agenzie) prima di ufficializzarle come da norma contrattuale alla rappresentanza sindacale della testata. Si è dovuti giungere a fine luglio per rimediare e rimontare in tutta fretta allo 'scoop' fatto da Repubblica rilasciando dichiarazioni alle agenzie e ai quotidiani online e perdendo così l'occasione di convocare piuttosto una conferenza stampa, dopo il passaggio sindacale, per illustrare una novità di per se rivoluzionaria come la fine della moviola o anche annunciare il cambio del telecronista della nazionale».