Manca la notifica a Moggi, l'appello Gea rinviato a giugno
Non era stata fatto l'avviso anche all'avvocato di Ceravolo
ROMA - Subito rinviato a giugno il processo d'appello per il caso Gea, la società di intermediazione e rappresentanza di sportivi, che fino allo scoppio di «Calciopoli», ha gestito le procure di numerosi giocatori e allenatori di serie A e B. Stamane, davanti ai giudici di seconda istanza, è stato constatato che non erano state effettuate alcune notifiche, tra cui quella al principale imputato, Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus. Stessa mancanza è stata rilevata nei confronti del difensore di Franco Ceravolo, l'ex responsabile del settore giovanile della squadra bianconera. Per questo l'udienza è stata aggiornata al 9 giugno.
Moggi, in primo grado, è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione perché ritenuto colpevole del reato di violenza privata in relazione alle trattative che hanno riguardato i calciatori Emanuele Blasi e Nicola Amoruso. Il figlio Alessandro, invece, ha avuto un anno e due mesi, sempre per violenza privata. Nel processo di prime cure, è caduta l'accusa più grave, quella di associazione a delinquere e sono stati assolti, oltre allo stesso Ceravolo, anche Davide Lippi, figlio dell'allenatore della nazionale e Franco Zavaglia, noto agente di calciatori.