19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Sport. Calcio

Galliani: «Bravo Leonardo, questo Milan piace a Berlusconi»

«Contro la Lazio partita difficile, non faccio previsioni»

MILANO - Adriano Galliani promuove il tecnico Leonardo. Anche a nome del presidente del club, Silvio Berlusconi. L'amministratore delegato del Milan si è espresso con toni positivi sull'identità che l'allenatore brasiliano ha dato alla squadra rossonera, «offensiva» come piace ai vertici del club.

«Sono molto contento del lavoro che sta facendo Leonardo», ha detto Galliani dal sito del Milan, «ha trovato un bell'assetto tattico, mi piace molto e piace molto al presidente Berlusconi come gioca il Milan, con questo modulo 'spagnolo' che è il 4-2-3-1. Abbiamo sempre avuto una vocazione offensiva, abbiamo un allenatore che ci fa giocare bene a calcio, questo è un elemento di gioia per noi e per i nostri tifosi. I risultati dipendono da mille particolari, però il Milan sta giocando bene a calcio e questo è bellissimo. Il nostro ricalca il modulo di Luciano Spalletti? Infatti io Spalletti l'ho sempre ammirato come allenatore: a me piacciono gli allenatori che hanno una vocazione offensiva».

Domenica il Milan affronterà la Lazio: «Le partite sono tutte difficili, equilibrate, si risolvono ormai tutte sul filo di lana, sia in Italia sia in Europa. Quindi sarà certamente una partita difficile. Comunque a me non piace fare previsioni», ha affermato Galliani, «tanto non serve».

Sull'acquisto del ghanese Dominic Adiyiah: «E' qui a Milano da due-tre giorni. Lui è un ragazzino che sta zitto, fa quello che dicono i suoi procuratori», ha detto Galliani, «e prima i suoi procuratori chiedevano troppo per cui abbiamo rotto le trattative, poi sono ritornati e hanno accettato l'offerta del Milan. Il ragazzo sta facendo le visite mediche, se le supererà stasera o domattina firmerà i contratti con validità dal due gennaio. Adiyiah è un'opportunità: certo, ha ancora tutto da dimostrare, però abbiamo pensato che per costo del cartellino e ingaggio fosse un'operazione fattibile. Se poi, per la terza volta, il capocannoniere del Mondiale Under 20 fosse un nuovo Aguero o Messi sarebbe troppa grazia Sant'Antonio...».