18 aprile 2024
Aggiornato 09:30
CALCIO

Real: il giorno zero di Ronaldo, tra emozione e Turandot

Il Bernabeu di Madrid stracolmo per l'acquisto più caro di sempre

MADRID - Il Santiago Bernabeu oltre i limiti della capienza, il presidente Florentino Perez acclamato da decine di migliaia di tifosi ed un proposito chiarissimo. Affidato in maniera eloquente alla Turandot di Giacomo Puccini e, probabilmente, indirizzato ai cugini del Barcellona, campioni di Spagna e d'Europa in carica: «Vincerò!».

Cristiano Ronaldo è entrato così nella storia del Real Madrid, accolto da una cornice talmente suggestiva e magnificente da trasformare in emozione visibile la sua consueta sfrontatezza. Preceduto dal 'Nessun Dorma' e da un breve discorso di Perez, il fuoriclasse portoghese ha fatto il suo ingresso nel tempio del Bernabeu vestendo con il 'blanco' sognato fin da bambino, quello della divisa del Real.

Indossata integralmente, quasi un segno di impazienza: scarpette da gioco, calzettoni, calzoncini e la maglia tanto agognata, con il numero 9 e il nome Ronaldo sulle spalle. Ronaldo e basta, perché ora che l'omonimo due volte campione del mondo è tornato in Brasile per chiudere la carriera (ex madridista pure lui, passò al Real dall'Inter prendendosi proprio la maglia numero 9), quella 'C.' sulle spalle ormai è superflua.

Poi i ringraziamenti ai suoi nuovi tifosi (oltre 80mila), la promessa di riportare in alto il marchio leggendario del club castigliano e i palleggi di rito: stentati, colpa dell'emozione ovviamente (accadde anche ad Antonio Cassano), di fronte alle leggende portate sul palco da Perez (il presidente onorario Alfredo Di Stefano e la leggenda portoghese Eusebio, in pratica un'investitura) e ad una parte dei trofei dell'immensa bacheca madridista. Pezzi tirati a lucido su un palco verde, allestito con tanto di maxischermo in un campo da gioco senza erba - una delle due pecche della serata - 'rammendato' da decine di metri di passerella verde. «Da bambino sognavo di essere qui e non mi aspettavo uno stadio così pieno: Sono davvero felice, ho realizzato uno dei miei sogni. Viva Madrid!», ha detto il giocatore più caro della storia, il Pallone d'Oro 24enne strappato al Manchester United per la cifra senza precedenti di 94 milioni di euro, meno della metà degli oltre 200 milioni spesi da Perez in questa campagna acquisti a quanto pare tutt'altro che conclusa.

Oltre al pessimo impatto visivo del rettangolo di gioco in pieno rifacimento, la presentazione di Cristiano Ronaldo ha fatto acqua in un paio di occasioni anche sul versante della sicurezza. Un paio di tifosi sono riusciti ad entrare in campo eludendo gli addetti alla security: il primo è riuscito a strappare un abbraccio ed un autografo dal nuovo acquisto del Real, mentre il secondo è stato placcato dal personale del club inducendo un divertito Ronaldo ad accelerare il rientro nel tunnel degli spogliatoi.