20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Medio Oriente

Frattini: prossimi Giochi Mediterraneo con Israele, Palestina

Il Ministro degli Esteri: per riuscirci «strategia dal basso», la spinta venga da atleti

ROMA - Ai prossimi giochi del Mediterraneo il ministro degli Esteri, Franco Frattini vuole Israele e la Palestina, e ha una strategia per riuscirci: lo dice in una intervista al Corriere della Sera. Dopo le polemiche per la mancata presenza dello Stato ebraico a Pescara, Frattini auspica che questi siano gli ultimi «Giochi del Mediterraneo senza la nazionale israeliana. E aggiungo, senza quella palestinese».

Per riuscirci, Frattini prevede di «promuovere un incontro pubblico ufficiale, durante la cerimonia di inaugurazione del Giochi del Mediterraneo,nel quale il presidente del Comitato Olimpico israeliano e quello del Comitato olimpico palestinese si dicano pronti a partecipare assieme alla prossima edizione». Il problema è l'esclusione più che la mancata partecipazione, ammette Frattini, ma «questo è un problema che non riusciamo a risolvere dal basso, dobbiamo trovare una soluzione che venga dalla base».

Frattini ricorda che una soluzione regolamentare «non ci può essere» perché i Giochi hanno un regolamento Cio «che prevede per i nuovi ingressi una maggioranza dei due terzi; Israele non l'ha avuta nel passato e non l'avrebbe ora». Secondo il ministro, se gli atleti si diranno disponibili, «di fronte alle due delegazioni sportive che si presentano assieme metteremo con le spalle al muro la politica dei veti incrociati». A quel punto «L'Italia dirà di sì, e voglio vedere chi dirà no».

Nessuna differenza fra Israele e la Palestina che ancora non esiste: «Non me ne importa niente. La Palestina deve diventare uno Stato. Credo che Israele abbia compreso che non ci sarà sicurezza senza uno Stato palestinese indipendente». Frattini aggiunge che oggi «vedrò il commissario straordinario dei Giochi, Mario Pescante, e lo inviterò a promuovere questo incontro fra le due delegazioni all'inaugurazione per l'annuncio».