20 aprile 2024
Aggiornato 15:30

Ranieri: Tradito e deluso da Trezeguet, un bambino viziato

Allenatore Juve replica ad attaccante: «Parliamo tramite giornali»

ROMA - La furia di Claudio Ranieri su David Trezeguet. L'allenatore della Juventus oggi ha risposto in maniera durissima alle critiche rivoltegli dall'attaccante francese, deluso per la sostituzione all'80' del match pareggiato 2-2 martedì sera contro il Chelsea nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League, che ha sancito l'eliminazione della squadra italiana.

«Dichiarazioni che mi hanno dato molto fastidio, perché qui si è cercato di tenere sempre tutto dentro lo spogliatoio, indipendentemente dagli errori che può o meno commettere un allenatore: mi sento tradito dall'uomo, non dal calciatore e questa è la cosa più grave», ha detto oggi Ranieri in conferenza stampa.

«Trezeguet quando fa gol è contento, quando non segna non lo è. Stava seguendo un percorso di recupero e reinserimento dopo quattro mesi importanti, stavo cercando di portarlo in condizione dandogli sempre più minutaggio, ha giocato gli 80' della partita più importante della stagione. Io ho la massima considerazione di lui, ma evidentemente lui non l'ha di me, buono a sapersi. La sua è una uscita inspiegabile, da bambino viziato». Ranieri ha quindi spiegato ai giornalisti i motivi della sostituzione di Trezeguet con Amauri. «Aveva toccato sei palloni per tempo e io in quel momento, quando eravamo già in inferiorità numerica per l'espulsione di Giorgio Chiellini, non mi potevo permettere di giocare in nove uomini», ha detto Ranieri.

«Avevo bisogno di un altro tipo di giocatore, avevo bisogno di dieci giocatori che corressero per la causa. Il tutto anche perché noi non riuscivamo più ad aggirare il Chelsea e a fornire palloni a Trezeguet». L'attaccante francese ed il tecnico bianconero non si sono ancora parlati. «Lui ha parlato tramite i giornali e io tramite i giornali gli rispondo», ha sarcasticamente spiegato Ranieri. «Ma non credo che stiamo parlando di un addio. Per noi lui resta un giocatore importante. Non resto fermo nelle mie posizioni, io faccio gli interessi della squadra, ma devo capire chi è con me e chi non lo è in questo progetto. E non so cosa voglia fare lui. Ha sbagliato, punto e basta».