20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Nazionale Femminile U19

Verso la seconda fase dell’Europeo. Corradini: “Difesa da ricostruire”

Inizia la marcia di avvicinamento alla seconda fase del Campionato Europeo che si svolgerà ad aprile in Svizzera

Con l’amichevole in programma mercoledì prossimo a Tivoli contro l’Austria, l’Under 19 femminile inizia la marcia di avvicinamento alla seconda fase del Campionato Europeo che si svolgerà ad aprile in Svizzera. Campionesse d’Europa in carica, grazie al trofeo vinto a luglio scorso in Francia nella finale contro la Norvegia, le Azzurrine hanno già difeso a pieno merito il titolo nella prima fase con un en-plein e il primato in classifica del girone ottenuto battendo l’Estonia 6-0, la Bulgaria 6-1 e l’Ucraina 5-0.

Un gruppo solido e compatto, che ha perso qualche giocatrice passata per limiti di età alla Nazionale maggiore, e acquistato una decina di elementi nuovi, tutti provenienti dall’Under 17. Una strada, sembrerebbe, in discesa. In realtà il tecnico Corradini ha incontrato il primo ostacolo, che spera di superare in tempo per il prossimo turno di qualificazione: «Nella prima fase del Campionato Europeo di quest’anno giocata in Bulgaria – sottolinea l’allenatore – la squadra ha proseguito il percorso compiuto la scorsa stagione con un gruppo di base, nel quale sono state inserite ragazze nuove, alcune molto interessanti. Strada facendo, però, si è creato un problema legato ai seri infortuni di due giocatrici, Bussu e Crespi, che hanno riportato entrambe la rottura del crociato. Queste due ragazze, esterni difensivi, erano entrambe titolari nel loro ruolo e non saranno sicuramente recuperabili per aprile. Questo significa che dobbiamo ricostruire la difesa: i prossimi test, l’amichevole contro l’Austria e il torneo che giocheremo a La Manga, saranno importanti e indicativi per cercare di risolvere questo problema. A centrocampo e in attacco la struttura di base resta quella dello scorso anno, con qualche inserimento a seconda delle necessità che ha già dato buoni risultati».

Nel «vecchio» gruppo, guidato da quella Alice Parisi che firmò il rigore della vittoria contro la Norvegia e che ha già esordito nella Nazionale di Ghedin, Corradini ha inserito una pattuglia di giovani promesse: «Tutte provenienti dall’Under 17 – sottolinea il tecnico – perché nel calcio femminile è improbabile tirare fuori l’elemento a sorpresa durante il campionato; nell’Under 17 viene già effettuata un’ottima scrematura e poi è molto più sicura la collocazione di una ragazza che ha già preso confidenza con la maglia della nazionale e che ha fatto qualche esperienza fuori delle mura di casa. Da quando alleno le ragazze, c’è stato solo il caso di una giocatrice, la Pirone, che è arrivata nell’Under 19 senza passare prima per la 17, ma è come trovare un ago nel pagliaio. Anche perché, nel calcio femminile, la crescita avviene con gli stage e con le amichevoli delle nazionali, quando ci si può confrontare con realtà diverse e con quelle competizioni che aiutano a maturare dal punto di vista tecnico e della mentalità».

Due mesi, un’amichevole e un torneo per preparare la seconda fase di qualificazione. Dice Corradini: «Essere campioni d’Europa in carica è una grossa responsabilità, adesso tutti ci conoscono e ci aspettano per verificare contro di noi la loro forza. Ma io ho molta fiducia in questo gruppo, che era già solido e che sta continuando a crescere».