25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Mondiali 2010

Lippi sogna una finale Italia-Brasile: «Sarebbe bellissimo»

Lo ha ammesso intervenendo alla trasmissione “La Politica nel pallone” di Gr Parlamento

Marcello Lippi sogna di sfidare il Brasile nella finale dei Mondiali di Sud Africa 2010. Lo ha ammesso intervenendo alla trasmissione «La Politica nel pallone» di Gr Parlamento. Il Commissario tecnico della nazionale Campione del Mondo ha iniziato nel migliore dei modi il cammino verso la prossima rassegna iridata. Mercoledì scorso, con il successo contro il Montenegro, Lippi ha eguagliato il record di Vittorio Pozzo di 30 partite utili consecutive.

«Il vero significato di questa sequenza – ha dichiarato il ct - è uno solo: trenta partite senza ko vuol dire che la squadra cresce e aumenta la consapevolezza della sua forza. Se poi questa striscia positiva ti porta anche a vincere un Mondiale, vuol dire che non è stata fine a se stessa e questo è un motivo di soddisfazione. Speriamo di continuare così. In questi 10 giorni bellissimi di preparazione alle ultime due partite di qualificazione, ho visto la disponibilità dei vecchi a dare consigli ai giovani. La loro umiltà è molto bella, c'è da lavorare ancora tanto, ma sono molto fiducioso. Se poi, ai Mondiali, ci fosse una finale Italia-Brasile sarebbe bellissimo».
Il campionato con il momento difficile per due grandi, Roma e Juventus, e la «rivelazione» Napoli; i candidati al Pallone d’Oro; i giovani per la Nazionale: il Commissario azzurro Marcello Lippi, affronta anche questi argomenti di attualità.

NAZIONALE E FUTURO - Mario Balotelli, indicato da molti in rampa di lancio per la
Nazionale maggiore, deve aspettare: «Non facciamogli fare troppi scalini – ha dichiarato Lippi – è giovane. Sì, ha segnato due gol importanti contro Israele con la maglia dell’Under 21, ma è bene che faccia esperienza. E' importante che i ragazzi facciano l'esperienza giusta. E’ anche vero che Rooney o altri come lui all'estero hanno debuttato giovanissimi, ma era gente che aveva già fatto a quell'età esperienza internazionale nella sua squadra. E' difficile far giocare chi non e' titolare nel suo club. Questo non significa che non c’è spazio per i giovani: ho portato Daniele De Rossi in Nazionale a vent'anni,
un anno prima. Dare tutta questa responsabilità a uno di diciotto anni mi sembra una forzatura».

LA ROMA – «Spalletti in questi anni ha vestito la Roma con un vestito bellissimo, ma purtroppo ieri sera ha trovato una squadra più forte e contro chi è più forte non c'è niente da fare. Ma Spalletti ha fatto benissimo l'anno scorso fino all'ultima giornata, ed è stato anche campione d'Italia per un'ora. Contro l’Inter il caso ha voluto che la Roma prendesse un gol in quel modo dopo cinque minuti, sul filo del fuorigioco. Poi, però, la squadra giallorossa ha saputo reagire e creare delle occasioni. Dell’Inter mi ha impressionato quello che ha detto Mourinho, che dimostra quanto forte è l'organico: ha detto che ha fatto giocare quelli con i quali ha potuto lavorare in settimana. Infatti ha fatto giocare Obinna, anche se erano tornati i sudamericani: anche da questo si vede la forza di una squadra».

LA JUVENTUS – Parlando della sua ex squadra, il ct ha dichiarato: «La Juve può battere il Real? Obiettivamente è condizionata dai troppi infortuni. Parliamoci chiaro, non si può concedere tanto agli avversari in qualità e anche in quantità. A Madrid, però, lo sanno bene che a Torino hanno sempre perso, anche se noi abbiamo sempre perso là, e quindi sul piano psicologico forse..».

LA RIVELAZIONE – «Il Napoli è la squadra che ha fatto vedere il calcio più interessante, la novità della velocità, di certe verticalizzazioni. Hanno intrapreso la strada giusta, con due o tre giocatori all'anno. Hanno saputo scegliere alcuni giocatori e saputo intraprendere la strada della crescita continua».

PALLONE D’ORO – «Per me i candidati al Pallone d'Oro sono solo tre, si potevano risparmiare gli altri ventisette. Sono Cristiano Ronaldo, Torres e Messi. Ibrahimovic? No. E' un grandissimo calciatore, ma bisogna vincere qualcosa di importante a livello internazionale. Dopo il Mondiale Cannavaro ha vinto il Pallone d'Oro e il Fifa World Player, bisogna vincere il Mondiale o la Champions League per farcela. Chi è il più bravo al mondo? Per me è Leo Messi».