20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Nazionale A

De Rossi: «Vincere non ci basta, vogliamo offrire un calcio migliore»

Si parla anche della Roma: «Per quattro anni abbiamo fatto benissimo ora non stiamo rendendo altrettanto bene e già si comincia a dire che è finito un ciclo»

Daniele De Rossi riparte dal 10 settembre scorso, dalla doppietta segnata alla Georgia. «Spero di continuare su quella falsariga – dichiara il giocatore della Roma nel ritiro di Coverciano - almeno per quanto riguarda i risultati. Sulle prestazioni tutta la squadra è consapevole che c'è ancora da migliorare».

Con una speranza tutta personale. De Rossi confida di evitare la maglia numero 4, quella che indossava ai tempi dell'espulsione ai Mondiali: «Ci aspettano due partite importanti, Bulgaria e Montenegro hanno giocatori protagonisti nei migliori campionati europei. E stavolta vincere non ci basta, vogliamo anche un calcio migliore rispetto a quello mostrato nelle ultime due partite».

Si parla anche della Roma: «Per quattro anni abbiamo fatto benissimo – continua De Rossi - ora non stiamo rendendo altrettanto bene e già si comincia a dire che è finito un ciclo. Mi pare una disamina superficiale. E quella che ci vorrebbe in rotta con Spalletti per il contatto con il Chelsea è addirittura una barzelletta. Io non ho mai chiesto niente all'allenatore, non mi interessa. C'è una sola cosa da fare: dividere le colpe del momento tra tutti, non c'è un solo responsabile. Totti la soluzione? Di certo uno dei problemi di inizio anno può essere stato il suo stato di forma. Ci è mancato uno dei giocatori più forti degli ultimi trenta anni. Ma per uscire da questo momento serve il contributo di tutti, noi romani non possiamo fare gli eroi». La Roma può essere un limite per i grandi giocatori nati nella capitale? «Mai, soltanto dirlo è una bestemmia. La Roma è un onore, un orgoglio. Io senza non sarei lo stesso giocatore, non potrei vivere il lavoro con la stessa passione».