Laser e odontoiatria: la cura della carie diventa indolore
Il dottor Francesco Santi, spiega a Diario Salute TV tutti i vantaggi del laser applicato alla salute della bocca. Zero invasività e dolore, si evitano tagli e sanguinamenti
Il laser è uno strumento capace di emettere una luce particolare, attraverso la quale viene veicolata una grande quantità di energia - spiega il dottor Francesco Santi, medico chirurgo specializzato in odontoiatria. In odontoiatria il laser può essere usato per diverse indicazioni a seconda della lunghezza d’onda emessa dalla luce.
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Le applicazioni cambiano a seconda della lunghezza d’onda
«La lunghezza d’onda permette di interagire con diversi tessuti. Il laser, infatti, può essere applicato durante la chirurgia dei tessuti molli – per agire sulle gengive, per esempio. O anche sui tessuti duri come lo smalto e la dentina per eliminare la carie. Tutto dipende sempre dal tipo di laser», continua il dottor Santi.
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Un sistema decisamente meno invasivo
«In tutte le sue applicazioni, il laser si dimostra meno invasivo di tutti i sistemi utilizzati tradizionalmente. Quindi quando noi vogliamo trattare una carie con il laser riusciamo a essere più dolci e più delicati di quello che saremmo utilizzando una turbina convenzionale».
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Con il laser niente tagli o sanguinamenti
«Anche quando il laser viene utilizzato chirurgicamente sulla gengiva, i tagli non sanguinano, guariscono prima e quindi non richiedono suture. In conclusione, il laser è un ottimo alleato per l’odontoiatra per attuare cure meno invasive, più conservative, nel rispetto del benessere del paziente», conclude il dottor Francesco Santi.