29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Benefici dei probiotici

Se assumi spesso probiotici potresti evitare di dover prendere antibiotici

Una ricerca pubblicata sull'European Journal of Public Health ha mostrato come l’assunzione di probiotici potrebbe ridurre il numero di prescrizioni di antibiotici

Probiotici per ridurre le prescrizioni degli antibiotici
Probiotici per ridurre le prescrizioni degli antibiotici Foto: Geza Farkas | Shutterstock Shutterstock

Dopo anni di uso (e abuso) di antibiotici siamo arrivati a un punto limite: se la scienza non interverrà al più presto aumenterà il numero di batteri resistenti. Il che significa che gli antibiotici non saranno sufficienti e fra qualche anno tutti noi potremmo morire per infezioni relativamente banali. D’altro canto, parallelamente alla ricerca tradizionale che ha come obiettivo la scoperta di nuove molecole antibatteriche, vi è anche quella sul microbioma umano. E pare proprio che intervenendo su di esso, magari integrando la quantità di probiotici, si possa fare qualcosa di più: evitare o ridurre radicalmente la prescrizione di antibiotici.

Pericolo da resistenza agli antibiotici
Solo negli Stati Uniti ogni anno si verificano due milioni di infezioni resistenti agli antibiotici delle quali almeno 23.000 provocano il decesso del paziente. Numeri simili esistono anche in Europa e denunciano l’urgenza di trovare un rimedio al più presto per contrastare quello che sta diventando un fenomeno eccessivamente diffuso su tutto il pianeta.

I probiotici
Una recente ricerca condotta dalla Georgetown University Medical – e finanziata in parte dall'International Scientific Association for Probiotics and Prebiotics - ha preso in esame 12 studi clinici che hanno visto i partecipanti utilizzare diversi tipi di probiotici. Dai risultati è emerso che l'integrazione quotidiana con tali fermenti ha portato a una riduzione del 29% delle prescrizioni di antibiotici. Se poi si analizzavano esclusivamente gli studi che possedevano determinati crismi, allora i benefici apparivano ancora più estesi con il 53% della riduzione della prescrizione di antibiotici.

I probiotici migliori
I probiotici che hanno prodotto tale effetto erano perlopiù i ceppi di Lactobacillus e Bifidobacteria. In realtà già ricerche precedenti avevano evidenziato come i probiotici fossero in grado di ridurre l’incidenza, la gravità e la durata delle comuni infezioni del tratto respiratorio e dell’intestino. Tuttavia, secondo il dottor Daniel Merenstein, i meccanismi esatti coinvolti nella riduzione dell’uso di antibiotici sono ancora sconosciuti. Le ipotesi vertono sulla modulazione immunitaria e la produzione di molecole che riducono l’attività patogena.

Più forti con i probiotici
A detta del dottor Merenstein, siccome l'intestino contiene la più importante fetta del sistema immunitario dell’organismo, il consumo di batteri sotto forma di probiotici potrebbe portare a una sorta di inibizione competitiva dei patogeni intestinali e, di conseguenza, a un rafforzamento dell’immunità naturale. «Sono necessari ulteriori studi in tutte le età, e in particolare negli anziani, per vedere se l'uso prolungato dei probiotici è davvero collegato a una riduzione generale delle prescrizioni di antibiotici. In tal caso, ciò potrebbe potenzialmente avere un impatto enorme sull'uso dei probiotici nella medicina generale e nei consumatori», conclude Sarah King della Georgetown University Medical. Lo studio è stato pubblicato sull'European Journal of Public Health

Fonti scientifiche

[1] Does probiotic consumption reduce antibiotic utilization for common acute infections? A systematic review and meta-analysis  - Sarah King  Daniel Tancredi  Irene Lenoir-Wijnkoop  Kelsie Gould  Hailey Vann Grant Connors  Mary Ellen Sanders  Jeffrey A Linder  Andi L Shane  Dan Merenstein - European Journal of Public Health, cky185, https://doi.org/10.1093/eurpub/cky185