13 ottobre 2025
Aggiornato 01:30
Sale e morte prematura

Quanto sale assunto ogni giorno fa morire prima?

Mangiare cibi ricchi di sale, come moltissimi di quelli che assumiamo ogni giorno, è stato definitivamente correlato alla morte prematura. Lo studio

Sale e sodio fanno morire prima, se in eccesso
Sale e sodio fanno morire prima, se in eccesso Foto: Albina Glisic | shutterstock.com Shutterstock

BOSTON – L’assunzione di sale oltre le dosi giornaliere ‘consentite’ – come capita ormai praticamente a tutti – è stato ormai associato a tutta una serie di condizioni che portano alla morte prematura. Tra queste, l’ipertensione e tutte le altre malattie cardiovascolari. Ecco perché bisognerebbe non solo controllare le etichette degli alimenti o dei cibi che si acquistano o si mangiano fuori casa, ma anche controllare quanto sale aggiungiamo noi ai cibi che prepariamo a casa nostra.

C’è una relazione lineare
Secondo quanto scoperto nello studio condotto dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston (BWH), e pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, c’è una relazione lineare e diretta tra l’apporto di sale (sodio) e l’aumentato rischio di malattie cardiovascolari e morte. Tra le diverse malattie cui si va incontro vi sono l’ipertensione e altri problemi cardiaci e vascolari, che portano in genere a eventi anche fatali come ictus, infarto e così via.

Il sodio
L’assunzione in eccesso di sodio mediante l’alimentazione, sia solida che liquida, porta a ritenzione idrica e fa aumentare la pressione arteriosa o sanguigna. Al contrario, un’assunzione adeguata di Sali minerali come il potassio può favorire il rilassamento dei vasi sanguigni, facendo espellere il sodio in eccesso e diminuire la pressione sanguigna. L’assunzione di sodio può essere misurata usando un test per determinare quanto sale è stato escreto nel campione di urina di una persona. Tuttavia, i livelli di sodio nelle urine possono fluttuare durante il giorno, quindi una misura accurata dell’assunzione di sodio di una persona in un dato giorno richiede un campione completo di 24 ore, sottolineano i ricercatori. Inoltre, il consumo di sodio può cambiare da giorno a giorno, il che significa che il modo migliore per ottenere un quadro completo dell’assunzione di sodio è di prelevare campioni in più giorni.

Quanto sale
«Il metodo gold standard ha mostrato una relazione lineare diretta tra l’aumento dell’apporto di sodio e l’aumento del rischio di morte», riporta lo studio. Ma c’è anche da tenere conto che, in base alla cosiddetta formula di Kawasaki, «sia bassi livelli che alti livelli di consumo di sodio erano associati a un aumento della mortalità», suggerendo che ci vuole sempre equilibrio in tutto. Cerchiamo pertanto di non assumere troppo sodio, ma neanche troppo poco. Per capire, basti sapere che le linee guida suggeriscono che l’apporto giornaliero di sodio in un adulto dovrebbe essere di circa 100-600 mg, pari a circa 0,25-1,5 grammi di sale. Tuttavia, è appurato che le persone assumono in media dieci volte di più la dose giornaliera raccomandata, ossia circa 12 grammi. Teniamone conto.