28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Sanità

Numero unico emergenze 112, in Piemonte evitate 682 mila chiamate inutili

L'assessore regionale Antonio Saitta: 'le due centrali di Grugliasco e Saluzzo saranno potenziate'

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Soccorsi Foto: Jaromir Chalabala | shutterstock.com Shutterstock

TORINO – Funziona e ha consentito di fornire un servizio sanitario migliore l’attivazione in Piemonte di un unico centralino per tutte le emergenze. Nel corso del 2017, per esempio, ha permesso di filtrare oltre 682mila chiamate non congrue, quasi una chiamata su due fra tutte quelle ricevute, evitando di allertare senza motivo mezzi di soccorso e forze dell’ordine e permettendo agli operatori di concentrarsi sulle reali necessità. Il primo bilancio dell’attività del numero unico 112 è stato tracciato ieri mattina dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta nel corso della seduta della IV commissione del Consiglio regionale.

Due centrali uniche
Le due centrali uniche di Grugliasco e Saluzzo hanno ricevuto in totale 1.488.759 chiamate. Il 45,9% di queste, 682.884, si sono rivelate inappropriate: semplici richieste di informazioni, segnalazioni di situazioni non emergenziali, errori di chiamata. Sono state effettivamente inoltrate 805.875 chiamate, rispettivamente 362.919 all’emergenza sanitaria, 250.128 ai Carabinieri, 104.950 alla Polizia di Stato, 76.049 ai Vigili del Fuoco e 11.829 alla Polizia locale della Città di Torino.

Un maggiore coordinamento tra i mezzi di soccorso
«Il numero unico è nato dall’esigenza, emersa anche a livello europeo, di creare un maggior coordinamento fra i mezzi di soccorso − sottolinea l’assessore Saitta − In questo senso è importante il grande lavoro di filtro delle chiamate che viene effettuato e che consente a chi deve intervenire di concentrarsi solo sulle reali emergenze. Dopo questo primo periodo di attivazione – prosegue l’assessore − chiederò al Ministero dell’Interno, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, di effettuare una verifica del lavoro svolto in tutte le regioni insieme ai responsabili delle forze dell’ordine».

Pronti al potenziamento
«In Piemonte – conclude Saitta − siamo pronti a potenziare ulteriormente le due centrali uniche, aumentando il numero degli addetti sulla base del lavoro che stiamo facendo con il tavolo regionale di coordinamento. Le procedure sono in corso: il personale, come è già avvenuto, sarà adeguatamente formato attraverso un corso di circa 200 ore complessive, comprensivo di un affiancamento sul campo». L’incremento della dotazione organica prevede il passaggio da 34 a 44 operatori per la centrale di Grugliasco e il passaggio da 32 a 37 operatori per la centrale di Saluzzo.