28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Novel food in Italia

Insetti in tavola: il pensiero disgusta, ma si digeriscono. In Italia però non si possono vendere

Prima disgusto al solo pensiero, ma poi pare di digeriscano bene gli insetti. Tuttavia, a dispetto del Regolamento (UE) 2015/2283 in Italia dovremmo farne a meno ancora per un po'

Insetti a tavola, o novel food
Insetti a tavola, o novel food Foto: Shutterstock

ROMA – C'è chi al solo pensiero di trovarsi nel piatto degli insetti, larve e così via si metta una mano davanti alla bocca, per il disgusto. Tuttavia il provare repulsione per questo 'cibo del futuro' o novel food potrebbe essere soltanto una faccenda culturale, piuttosto che una reale faccenda nutrizionale o fisiologica. Sebbene gli insetti facciano ormai parte della cucina di molti Paesi. A parte quello orientali o africani dove questi insoliti ingredienti sono presenti da tempo, hanno ormai preso piede anche negli Usa, in Canada e in molte nazioni europee. Nonostante ciò, in Italia oltre a trovare molta resistenza, sono al momento ancora vietati.

Si digeriscono
Oltre al disgusto, per qualcuno la scusa di scansare il piatto con dentro degli insetti potrebbe essere la possibilità che non si digeriscano, poiché sono un cibo inusuale. Invece, secondo gli antropologi e una ricerca pubblicata di recente su Molecular Biology and Evolution, l'uomo possiede gli enzimi per digerire questi 'alimenti' poiché pare fossero il cibo dei nostri antenati. Per cui, se proprio non s'intende mangiare insetti si dovrà cercare un'altra scusa.

Ma gli italiani dovranno ancora aspettare
Certo, gli italiani non scalpitano dall'impazienza per poter avere la possibilità di mangiare insetti. Ma chi comunque è incuriosito o vorrebbe comunque provare, dovrà gioco forza aspettare. Difatti il via libera alla commercializzazione di questi cibi che doveva essere dato al 1 gennaio 2018, come fissato dall'entrata in vigore del Regolamento (UE) 2015/2283 sui nuovi alimenti (novel food), non è ancora attuabile in Italia. Il Ministero della Salute ha infatti precisato che l'iter per ottenere le autorizzazioni richiede tempo, per questo al momento è tutto in standby. Una circolare della DGISAN sottolinea che l’autorizzazione di un novel food deve essere richiesta alla Commissione Europea, che a sua volta incarica l’Efsa (l'Ente europeo di controllo sulla sicurezza alimentare) di compiere una valutazione. Quest'ultima, in base ai dati ricavati, dà o meno l’autorizzazione.

Già di producono ma…
In Italia in realtà già esistono allevamenti di insetti. Tuttavia, questi sono destinati non al consumo umano: sono prodotti per lo più per le esche utilizzate nella pesca o altri usi sempre per allevamenti o in agricoltura. Ma, come detto, al momento è vietato allevare cavallette, larve, bruchi, formiche, grilli e così via per uso alimentare. Per questo dovranno essere varate appositi linee guida e regolamenti.

Il Regolamento europeo
Il citato regolamento europeo Reg. (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi alimenti e che modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio è in vigore dal 1 gennaio 2018. Di fatto, questo regolamento abroga il regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione.
Qui vengono stabilite le norme per l’immissione di nuovi alimenti sul mercato dell’UE, con la finalità di garantire l’efficace funzionamento del mercato interno, assicurando nel contempo un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei consumatori.
Il regolamento si applica all’immissione di nuovi alimenti sul mercato dell’UE. Tuttavia, non si applica: agli alimenti GM, che rientrano nell’ambito di applicazione del Reg. (CE) n.1829/2003; agli alimenti quando e nella misura in cui sono usati come: enzimi alimentari, che rientrano nell’ambito di applicazione del Reg. (CE) n.1332/2008;
additivi alimentari, che rientrano nell’ambito di applicazione del Reg. (CE) n.1333/2008;
aromi alimentari, che rientrano nell’ambito di applicazione del Reg. (CE) n.1334/2008;
solventi da estrazione usati o destinati alla preparazione di prodotti o ingredienti alimentari, che rientrano nell’ambito di applicazione della Dir. 2009/32/CE.
Inoltre, il regolamento definisce la procedura per autorizzare l’immissione sul mercato dell’UE di un nuovo alimento e per aggiornare l’elenco dell’UE (anche nel caso di prodotti alimentari tradizionali provenienti da Paesi terzi).