5 ottobre 2024
Aggiornato 07:00
Kaci Sullivan

Kaci Sullivan, il primo transgender che ha partorito una neonata. Le foto e i video

L’uomo transgender che ha partorito spontaneamente per ben due volte. Le immagini di una vicenda incredibile

WISCONSIN - Oramai nessuno più di noi si stupisce alla vista di un gay, perché dovrebbe farlo per un transgender? Inoltre le fiction ormai sono costellate da situazioni simili, tant’è vero che il concetto di normalità ormai non esiste più. Con gli enormi casi in aumento è diventato difficile definire giusto un comportamento da eterosessuale o un comportamento da omosessuale. E, probabilmente, a breve nessuno più rimarrà sbalordito alla vista di un uomo con il pancione. La condizione, infatti, si è presentata recentemente in un cittadino americano di nome Kaci Sullivan. Ecco la sua incredibile storia.

L’esperienza più bella: diventare mamma
E’ difficile definire mamma un uomo con la barba. Ma quello che è certo è che per Kaci Sullivan, transgender di 30 anni del Wisconsin, l’esperienza è stata a dir poco strabiliante. Ha messo al mondo non uno ma ben due figli. Tuttavia, il primo è avvenuto anche prima della sua transizione, mentre il secondo dopo. Ora ha una bambina appena nata di nome Phoenix, sorellina di Grayson.

Una lotta
Durante la prima gravidanza per Sullivan non è stato affatto un periodo facile. Ha dovuto combattere con questioni legali legate alla sua identità di genere. Ma alla nascita del suo primo figlio Kaci decide che è ora di cambiare, di porre fine al rapporto con il suo ex-marito e di iniziare la vera transizione. «Durante tutta l'esperienza – spiega Kaci al Daily Mail -  ho pregato per connettermi con la mia femminilità, per identificarmi con quello che stava accadendo al mio corpo, ma non potevo. Mi sentivo così senza speranza e perso. Volevo solo morire. Sono caduto in un posto buio: ero terrorizzato all’idea di portare un bambino in quell'oscurità insieme a me».

Al momento della nascita tutto cambia
Ma come accade a una donna, nel momento in cui trovi un piccolo tra le tue braccia, tutto inizia a cambiare. «Nel momento in cui lo misero tra le mie braccia fu una gioia. Immediatamente l'ho amato come se non avessi mai amato niente e nessuno e ho sentito un tale impeto di dovere nei suoi confronti. Non potrei essere depresso e allo stesso tempo un buon genitore per lui. Se non fossi uscito dalla transizione, sapevo che alla fine avrei ceduto alla disforia, alla depressione e al suicidio. Quindi, quando il bambino aveva tre mesi, dissi a mio marito che ero transgender». Ma il marito rifiuta quest’idea e i due si sperano.

Un nuovo incontro
Sullivan pone fine al rapporto con il suo precedente marito e si fidanza con Steven, un uomo che nel 2014 ha conosciuto attraverso un sito internet. I due hanno iniziato a provare a concepire nel 2016, momento in cui Sullivan aveva smesso di assumere ormoni maschili consigliati dal suo medico a causa di problemi di salute. Per fortuna questa gravidanza pare essere stata migliore della prima.

I video
La storia di Kaci è talmente strabiliante e particolare che ha deciso di aprire un canale su Youtube con tutte le varie fasi della gravidanza. In questo video, per esempio, ben si evidenzia il pancione dell’uomo.

Commenti negativi
Come sempre accade in questi casi, i due neogenitori sono stati bombardati di commenti negativi: «alcune persone sono state turbate dall'idea che io fossi nato, ma non rispondo a loro. Se vedo questi commenti mi limito a liberarmene. Proveranno a trovare il nostro spazio sicuro e lo violeranno con le loro opinioni, ma sono dei cretini. Non spreco il mio tempo o la mia energia dando loro qualcosa in cambio. Perché non vedo la gravidanza come intrinsecamente femminile, e dal momento che non sottoscrivo ruoli di genere, non ero minacciato dall'idea di una gravidanza. Non mi ha fatto sentire meno maschile». Tant’è vero che la giovane coppia ha pensato di crescere i bambini senza cercare di convincerli a essere in un modo piuttosto che in un altro. Per tale motivo hanno acquistato abbigliamento e giocattoli non di genere: così la loro scelta non sarà vincolata dalle idee dei genitori.