2 novembre 2024
Aggiornato 18:00
Violenze sessuali

Ravenna, padre ha rapporti sessuali con la fidanzata del figlio 14enne

Un uomo sembra aver molestato sessualmente la fidanzata del figlio. Ma ci sono ancora troppi aspetti da chiarire: si tratta solo di intromissione nel loro rapporto o reale violenza?

Violenza sessuale su minore
Violenza sessuale su minore Foto: Shutterstock

Un uomo adulto, padre di un quattordicenne, è stato accusato di violenza sessuale su minore. Secondo le varie ricostruzioni, infatti, avrebbe abusato della fidanzata del figlio con la scusa di insegnare proprio a lui (e quindi anche a lei), alcuni trucchi del mestiere. Il padre avrebbe cominciato con il mostrare video pornografici a entrambi per finire con l’avere rapporti eccessivamente ravvicinati con l’amica/fidanzata di suo figlio. Ecco i dettagli della vicenda.

La storia
Secondo le ultime ricostruzioni i due – all’epoca 14enni – si erano conosciuti a una festa e avevano cominciato a frequentarsi. Entrambe le famiglie erano a conoscenza del loro rapporto. Con il tempo anche i genitori erano diventati amici fra di loro. Dopodiché, nel momento in cui il figlio necessitava di approfondimenti in termini di educazione sessuale, il padre si sarebbe spinto oltre il dovuto. Per esempio avrebbe consegnato ai giovani ragazzi un profilattico e un gel lubrificante. Pare che altre volte si fosse in qualche modo intromesso nel loro rapporto mostrando al figlio come si facevano alcune cose. Infine, avrebbe mostrato loro alcuni film a luci rosse.

Colpevole anche il figlio
In questa storia pare che il colpevole fosse anche il figlio. Se da un lato l’uomo avrebbe approfittato dell’innocenza e della fragilità della fidanzatina, il giovane ragazzo avrebbe testimoniato il falso. Davanti al giudice, infatti, avrebbe negato tutto. Non a caso in questo momento è sotto il controllo della procura minorile per falsa testimonianza.

Il processo
E’ iniziato ieri mattina il processo a carico di un uomo di oltre quarant’anni che aveva in sua difesa gli avvocati Claudio Cicognani e Alessandro Mancuso. Si tratta di un processo a porte chiuse in considerazione del fatto che sono stati coinvolti dei minori. L’accusato sarebbe finito inizialmente in carcere e ora avrebbe avuto il divieto di avvicinarsi alla ragazza. D’altro canto la sua famiglia è parte civile insieme agli avvocati Leone Spadoni e Roberto Pezzi.

Il racconto dell’episodio
Il primo a fare la sua personale ricostruzione dei fatti accaduti è stato il padre della ragazza. Gli episodi risalirebbero all’anno 2015. Pare che a quei tempi la giovane fidanzata avesse esposto i fatti alla mamma e per questo motivo erano stati coinvolti i servizi sociali. Il pm ha valutato credibile sia il racconto della famiglia che di quello della ragazza a causa di alcuni dettagli che avrebbe potuto scoprire solo in quel frangente.

Colpa di un neo
Ad avvalorare la testi della giovane ragazza è stato un dettaglio che avrebbe potuto conoscere solo nel caso in cui la vittima avesse davvero subito molestie da parte del padre. In particolare, ha parlato di un neo presente nelle parti intime dell’imputato. Ma non solo: alcuni esperti informatici sono riusciti a trovare il materiale pornografico di cui parlava la ragazza, nel suo computer personale.

La prossima udienza
La prossima udienza si terrà a gennaio, momento in cui verrà ascoltata anche la madre della ragazzina e i testimoni della difesa.