Ospedale Vallo della Lucania: dopo la smentita arrivano i NAS
Le accuse contro l’ospedale di Vallo di Lucania non reggono: il personale medico non ha colpa. Borrelli rischia un’accusa per diffamazione
Sembra la storia infinita quella che ha coinvolto l’ospedale Vallo della Lucania. Alcuni giorni fa il nosocomio era stato di nuovo nel mirino dei media. Pare che il personale medico fosse stato di colpevole di maltrattamenti verso una persona anziana. Per fortuna non gravi come quelle avvenuti tempo fa nei confronti del maestro Francesco Mastrogiovanni, ma comunque rilevanti. Poche ore dopo arriva la smentita dall’ospedale: il signore anziano si sarebbe inventato tutto. Ma questo non è bastato. Ora sono arrivati i NAS.
Tutta colpa del video Choc
Recentemente L’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania ha risposto alle accuse mosse nei loro confronti, per mezzo di un esposto alla Procura per diffamazione. Ha fatto seguito anche una relazione dettagliata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La prova sarebbe stata un video «choc» apparso su internet alcuni giorni fa che mostravano un vero e proprio caso di malasanità. Questo sarebbe stato condiviso sulla pagina Facebook del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. Il video mostrava un paziente anziano a terra che si muoveva nei corridoi strisciando e accusando i medici di non aver fornito l’assistenza medica di cui aveva bisogno.
Ma l’ospedale smentisce
Poco dopo le accuse e la diffusione del video attraverso i media, arrivano le dichiarazioni dell’ospedale che smentisce tutto. L’anziano signore affermava di aver avuto bisogno di un intervento chirurgico da oltre otto giorni, ma – nonostante i ripetuti digiuni – gli veniva sempre posticipato. Il personale medico, in seguito alla vicenda, si affretta a smentire: il paziente aveva capito male, non doveva essere operato. In sostanza: non è vero che necessitava di una protesi d’anca, ma soffriva solo di una piccola lombosciatalgia. A questo punto la domanda sorge spontanea: è corretto ricoverare un uomo per otto giorni a causa di una lombosciatalgia? Pare di no, infatti l’ospedale dichiara di non aver mai tenuto tanti giorni così l’anziano signore che sarebbe stato ricoverato il 31 luglio e dimesso il 2 dopo trattamento farmacologico.
L’intervento dei NAS
Ma la smentita non è sufficiente. I Nas hanno fatto irruzione all’ospedale di Vallo per prelevare tutta la documentazione relativa al caso del pover’uomo. A detta del personale medico questo intervento è assurdo e grave, se si considera l’infondatezza delle accuse.
Accuse contro Borrelli
Al momento è stato predisposto un esposto alla Procura di Vallo per verificare se ci sono le condizioni per la diffamazione a mezzo stampa e mezzo audiovisivi. «La Regione Campania chieda i danni al consigliere regionale Borrelli per aver diffuso un video falso sui maltrattamenti di un paziente ricoverato a Vallo della Lucania. Ora che abbiamo la prova regina della falsità del video diffuso da Borrelli e dopo che la Uil ne chiede le dimissioni da consigliere regionale penso che occorra da subito denunciare il consigliere per falso allarme alle autorità e avviare in sede civile la richiesta di risarcimento del danno di immagine», ha dichiarato Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia.
Insomma, la questione non è chiarita completamente. Ma pare che l’ospedale di Vallo di Lucania sia stato vittima di un enorme errore e relativa diffamazione. A questo punto non ci resta altro da fare che attendere le smentite ufficiali.
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