12 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Allattare al seno fa bene

Settimana dell’allattamento al seno: i 9 benefici del poppare per mamma e figlio

Dal primo al 7 agosto si celebra la Settimana Mondiale dell’allattamento al seno, promossa da OMS e Unicef. Nonostante ciò, meno della metà dei neonati è allattata per almeno 6 mesi. Scopriamo i benefici dell’allattare al seno

Allattare al seno fa bene a mamma e bambino
Allattare al seno fa bene a mamma e bambino Foto: Shutterstock

ROMA – La Settimana Mondiale dell’Allattamento al Seno giunge alla conclusione, con oggi 7 agosto. Tirando le somme, le autorità sanitarie sono tutte concordi che nel mondo si allatta troppo poco, e soprattutto, quando questo avviene, in genere non si superano i 6 mesi – mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’allattamento al seno per almeno due anni. Oltre a ciò, è meno della metà dei neonati che vengono allattati al seno durante i primi 6 mesi di vita.
Istituita il 1 agosto del 1990 dall’OMS e l’Unicef, la Settimana Mondiale dell’Allattamento al Seno è nata con l’intento di promuovere questo tipo di pratica salutare tra le mamme di tutto il mondo, attivando al contempo i responsabili delle politiche sanitarie e altre figure chiave coinvolte nella promozione di queste politiche. Nonostante ciò, e nonostante l’informazione, l’allattamento al seno non è ancora recepito come eccezionale strumento di salute – e non solo di alimentazione e nutrizione – da tutte le mamme.

I vantaggi per il bambino allattato al seno
Allattare al seno non è soltanto un modo economico e pratico per nutrire il neonato e il bambino fino all’età di 2 anni, ma è una pratica che ha delle positive ricadute sulla salute sia della mamma che del bambino.
Nel caso del bambino che sia alimentato fin dalla nascita con il latte materno ottiene diversi benefici:
per esempio il colostro che viene secreto nei primi giorni dal parto è fondamentale per sviluppare in modo adeguato il sistema digestivo del neonato e per promuoverne il corretto funzionamento. È stato più volte dimostrato che i neonati allattati al seno fin da subito hanno meno problemi di costipazione intestinale e altri problemi legati alla digestione rispetto ai bambini alimentati con il biberon.
Grazie agli anticorpi presenti nel latte materno il neonato costruisce in modo ottimale il proprio sistema immunitario e viene protetto in modo migliore contro le infezioni – riducendo per esempio, l’incidenza e la durata delle gastroenteriti. Il neonato allattato al seno, poi, ottiene anche un valido aiuto contro infezioni respiratorie, allergie, asma, ed è protetto contro l’obesità.
Allattare al seno migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio del neonato.
I bambini allattati al seno hanno anche una più bassa probabilità di essere vittime della SIDS (Sudden Infant Death Sindrome), o ‘morte in culla’ che colpisce i neonati anche in assenza di condizioni mediche.

Fa bene anche alla mamma
Anche la mamma beneficia dell’allattamento al seno. Per esempio, questa pratica favorisce il formarsi di un legame emotivo unico tra la madre e il bambino. Riduce drasticamente il rischio di depressione post-partum. Allo stesso modo stimola il rilascio dell’ormone ossitocina che aiuta a contrarre l’utero riducendo il normale sanguinamento dopo il parto. Inoltre permette di far tornare l’utero alle normali dimensioni in modo più rapido.
Allattare al seno permette di ritrovare la forma fisica e perdere i chili di troppo acquisiti con la gravidanza in modo più veloce e senza ricorrere a diete dimagranti.
Diversi studi hanno suggerito che allattare al seno protegge le donne riducendo il rischio di tumore all’ovaio, all’utero e al seno e anche di osteoporosi.
L’allattamento al seno è economico, perché ‘non costa nulla’ rispetto invece al latte artificiale o animale.

La situazione in Europa
Nonostante i grandi e numerosi vantaggi, l’allattamento al seno sta perdendo seguaci. In Europa, la maglia nera per l’allattamento va al Regno Unito, che ha il tasso più basso. In Italia i tassi sono leggermente superiori, ma molto si può fare ancora affinché sempre più mamme siano consapevoli che questa pratica è la migliore scelta per sé e per il proprio figlio.