28 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Fake news

Salute, come scampare alle bufale su Internet. Le 10 regole salvavita

La disinformazione corre veloce sul web, e così è facile incappare in siti o Blog che riempiono le proprie pagine di fake news, ovvero bufale su medicina, salute e così via. Per evitare questo pericolo, e salvarsi dalle false notizie l’Unamsi ha stilato un decalogo

Attenzione alle bufale su Internet
Attenzione alle bufale su Internet Foto: Shutterstock

MILANO - Uno degli scopi istituzionali dell’UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione) è promuovere attraverso i media una corretta e completa divulgazione medico-scientifica. Nel suo 60° anniversario, spiega nel suo articolo, intende dare la possibilità a chi, anche tra mille ansie, cerca una risposta o un chiarimento su Internet per quel che riguarda un problema di salute o legato a questo tema. Mentre, purtroppo, troppo spesso anziché un’informazione corretta e adeguata, trova pericolose ‘bufale’. Per questo motivo il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha elaborato un decalogo che stimoli a una lettura critica dei siti presenti in rete.

Un fenomeno sempre più diffuso
Sono sempre più gli italiani in Rete. I dati Audiweb lo confermano: negli ultimi anni vi è stato un aumento esponenziale delle persone che si collegano a Internet, specie da mobile. Di pari passo è cresciuto il numero di italiani che cercano risposte sul web per questioni di salute. Secondo il Censis, nel 2014 erano 4 italiani su 10 a cercare risposte su Internet, mentre a gennaio 2017 si è arrivato a ben l’88% (il 93,3% donne).

Oro colato
Uno dei più grandi problemi è che spesso ci prende per oro colato quanto si trova pubblicato sul web. Sono molti i siti, i Blog e i Forum che pretendono di avere la ‘verità’ in mano e che dispensano consigli, fanno affermazioni e quant’altro senza alcuna evidenza o supporto scientifico. Questo pericoloso fenomeno è altresì alimentato dai motori di ricerca, per cui capita che quasi la metà (44%) degli internauti si affidi alla prima pagina proposta dai motori di ricerca, senza preoccuparsi dell’attendibilità delle fonti. Ecco perché è facile incappare in fake news o bufale, che possono causare seri danni a chi le trova.

Chi e quando
Il popolo degli internauti a caccia di informazioni mediche o di salute è formato per il 55% da individui di età compresa tra i 18 e 24 anni, mentre si scende al 22,7% per gli ultra 65enni. Oltre a ‘cibarsi’ di notizie, sono molti coloro che acquistano farmaci online senza verificare se chi vende è stato autorizzato dal Ministero della Salute. E così si rischia si acquistare farmaci contraffatti, non legali che possono contenere sostanze vietate e pericolose.

La necessità di fare chiarezza
Dalla constatazione di questa diffusa tendenza è nata l’esigenza di fare chiarezza. E ha cercato di farla in questi giorni l’UNAMSI, stimolata da CIPOMO, il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, organismo che per primo ha sottoscritto il Decalogo. Nel giro di pochi giorni – riporta l’articolo – si sono uniti a CIPOMO altri organismi e società scientifiche, quali la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico Facciale (SIO e ChCF), la Società Oftalmologica Italiana (SOI), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Psichiatria (SIP), la Società Italiana di Urologia (SIU), il Sindacato Medici Pediatri di Famiglia (SiMPeF). «E siamo in attesa di adesione da parte di altri organismi – dichiara Nicola Miglino, Vicepresidente UNAMSI – Il Decalogo è solo il primo step; il secondo è coinvolgere il maggior numero di organismi e il terzo raggiungere le istituzioni, quali Ministero della Salute, AIFA e Istituto Superiore di Sanità, con l’obiettivo di avviare campagne di sensibilizzazione verso i cittadini».

L’obiettivo finale
Con questa iniziativa s’intende «fornire uno strumento, forte di dieci principi cardine, per essere in grado di cogliere le opportunità e saper individuare i rischi che navigare in rete comporta», sottolinea l’UNAMSI. Percorso che condivide appieno CIPOMO. «Ci siamo mossi su quattro filoni: confronto con le società scientifiche; formazione; lavoro a fianco delle istituzioni; alleanze con i cittadini – sottolinea Maurizio Tomirotti, past president CIPOMO – Ci siamo fatti promotori perché in oncologia le ‘bufale’ sono particolarmente odiose».

Colpa della ‘crisi’
Per quale motivo le persone cercano risposte sulla salute in Internet? Secondo Mario Clerico, presidente CIPOMO, è «per la crisi del rapporto fra medico e paziente. Ovvero, ho sfiducia, non mi fido, non mi dicono la verità. Dobbiamo accettare questa realtà e lavorare insieme. Così si sconfiggono i pericolosi passaparola. Non dimenticando che la Costituzione dice che abbiamo diritto alla cura ma anche alla scelta. Io credo che una persona ha diritto di scegliere la cura».
«Negli ultimi anni – aggiunge Francesco Brancati, presidente UNAMSI – è cambiata la tipologia dei lettori: una volta era un lettore passivo (legge sul quotidiano quello che i giornalisti scrivono); oggi va a cercare le notizie su Internet (e trova di tutto). Questo Decalogo intende proprio stimolare la lettura critica su Internet».

Il decalogo Unamsi

  1. Verificare la Fonte
    Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Questo serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. Tra i siti istituzionali segnaliamo quelli del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia Italiana del Farmaco, degli Ospedali e delle Società medico-scientifiche. E’ importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, una caratteristica che è una misura di attendibilità del sito stesso.
  2. Accertarsi dell’aggiornamento del Sito
    Importantissima la verifica della data della pubblicazione. E’ una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare su una notizia vecchia anche di anni.
  3. Cure mediche: evitare il ‘fai da te’
    Nessuna informazione scritta può sostituire la visita del medico. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere «solo» uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.
  4. Diffidare delle Prescrizioni senza visita
    Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare quindi dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.
  5. Monitorare il rispetto della Privacy
    Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti (per esempio attraverso il servizio ‘‘l’esperto risponde’’) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.
  6. Valutare con la giusta attenzione Blog e Forum
    Possono essere fonti utili, ma anche insidiose perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgono emotivamente. Fare attenzione perché sono quasi sempre racconti soggettivi, ma non è detto che abbiano affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore.
  7. Occhio ai Motori di Ricerca
    Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da altri fattori. Per chiarire, i motori di ricerca lavorano come «Machine Learning», cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma cercare di incrociare più ricerche e più dati.
  8. Non «Abboccare» alla pubblicità mascherata
    Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.
  9. Acquistare con cautela farmaci online
    Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia, tali esercizi devono avere sul loro sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione Europea, «Clicca qui per verificare se questo sito web è legale». Basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell’elenco di quelli autorizzati. Se al contrario il sito non è legato a una farmacia, invece, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.
  10. Non cascare nella Psicosi del Complotto
    Nel Web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.