Tosse e mal di gola: i rimedi della nonna che aiutano a combatterli

Forse di questi tempi i Rimedi della nonna appaiono ai nostri occhi come qualcosa di empirico o magico-rituale. Ma non è affatto così: molte delle indicazioni fornite dai nostri avi trovano oggi ampio riscontro scientifico. Ecco il motivo per cui l’antica saggezza popolare è un patrimonio di inestimabile ricchezza che non dovrebbe mai andare perso ma, al contrario, preservato.

Latte piccante
Il latte caldo insieme al miele ha la peculiarità si smuovere il muco, aiutandone l’espulsione. Ma se si vuole rendere il rimedio ancora più efficace, si può aggiungere la punta di un peperoncino essiccato prima di portare il latte a ebollizione. Il ‘rimedio’ aiuterà a contrastare virus e batteri riducendo l’infiammazione. Oggi, infatti, sappiamo che il merito è della capsaicina, una sostanza contenuta in questo vegetale che oltre a fornirci la sensazione di piccantezza svolge attività antibatterica, antivirale e antinfiammatoria. Nei Paesi asiatici a volte si sostituiva il peperoncino con la cannella dalle virtù simili.

Lo sciroppo di cipolla
La cipolla, insieme all’aglio, è uno dei più potenti antibatterici. Ma la sua peculiarità è quella di svolgere azione mucolitica. Uno sciroppo facile e veloce da preparare consiste nel ridurre una cipolla rossa a fette dentro una scodella di vetro. Dopodiché si copre il contenuto con un paio di cucchiai di miele (meglio ancora se di eucalipto). Si attende qualche ora affinché il succo della cipolla venga estratto bene, poi si filtrano le parti intere e si assume come un normale sciroppo. Per velocizzare il tutto, si può estrarre il succo con una centrifuga e poi unirlo al miele.

Estratto di barbabietola rossa
Un altro sciroppo, completamente naturale, è quello che si prepara con la barbabietola rossa. La preparazione è molto simile a quello di cipolla: poni dentro una ciotola in vetro alcune fettine di barbabietola rossa, coprile con un po’ di zucchero tipo Mascobado (o integrale di canna) e lasciale una notte intera. L’indomani mattina filtra il tutto con un colino e assumilo più volte al giorno.

Il rimedio più gustoso: il vin brûlé
Chi ha assaggiato almeno una volta il vin brûlé sa che tra tutti i rimedi che si possono provare, questo è senz’altro il migliore in termini di gusto. È più adatto a problematiche di mal di gola e virosi piuttosto che alla tosse, ma è molto efficace. Si prepara mettendo a bollire del vino rosso corposo, con una buona gradazione alcolica, insieme a stecche di cannella, due o tre chiodi di garofano, una manciata di cardamomo, una fettina di zenzero e una spolverata di noce moscata. Il tutto ‘condito’ con dello zucchero di canna. I tannini del vino, insieme alle virtù antibatteriche e antinfiammatorie della spezia sembrano essere particolarmente efficaci nelle malattie da raffreddamento. Per l’alcol non c’è problema, dato che il vino deve bollire per alcuni minuti e parte dell’alcol evapora. Ricordiamo che già dai tempi di Ippocrate il vino – specie quello rosso – veniva utilizzato come veicolo per la somministrazione di rimedi naturali. Infatti, la piccola quantità di alcol in esso contenuta riesce a estrarre parte dei principi attivi contenuti nei vegetali.

I rimedi che vi abbiamo riportato – esclusivamente a titolo informativo – non sono di certo una panacea, ma possono contribuire a risolvere i piccoli disturbi causati dal freddo. E, in alcuni casi, possono essere più efficaci dei costosi rimedi naturali che si trovano in commercio – anche se è indubbia la loro praticità, trattandosi di prodotti già pronti all’uso.