Cure palliative e terapia del dolore: il Ministero della Salute e la Fondazione ANT siglano un’intesa
Siglato il protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute e la Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori) per definire e realizzare un programma di interventi sull’utilizzo e l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore

ROMA – Si è appena siglato il protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute e la Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori) per definire e realizzare un programma di interventi sull’utilizzo e l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Ne dà notizia lo stesso Ministero, ricordando che il protocollo è stato siglato in linea con quanto previsto dalla legge 38 del 15 marzo 2010.
Un passo avanti
Quello del protocollo d’intesa, siglato il 21 settembre, è un passo avanti nell’accesso alle cure palliative. A firmarlo sono stati il Sottosegretario alla salute, Vito De Filippo, e la presidentessa della Fondazione ANT Raffaella Pannuti. L’ANT (Assistenza Nazionale Tumori) è una realtà no profit che opera a livello nazionale nell’ambito dell’assistenza medica specialistica domiciliare ai malati di tumore e della prevenzione oncologica.
- Le cure palliative: la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) alle cure palliative si riferisce a tutte quelle azioni atte a occuparsi in maniera attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e la cui diretta evoluzione è la morte. La terapia del dolore è spesso sia una conseguenza che una naturale azione correlata, poiché di solito il malato terminale è afflitto da dolori che devono necessariamente essere controllati e leniti, poiché in genere molto forti.
Prendersi carico dei bisogni del malato
«Il Protocollo – dichiara nel comunicato del Ministero il Sottosegretario De Filippo – è un importante modello di partenariato pubblico e no profit e di sinergie che hanno come fine ultimo la presa in carico dei bisogni della persona malata di tumore, quali cura ed assistenza, ma anche il mantenimento di uno stato di benessere e qualità della vita attraverso l’applicazione di strumenti terapeutici atti a lenire le sofferenze».