5 ottobre 2024
Aggiornato 07:00
Intelligenza artificiale in medicina

Malattia rara scoperta in 10 minuti, IBM Watson salva la vita a una donna

L’intelligenza artificiale (AI) giapponese di IBM Watson ha scovato e identificato in soli dieci minuti una rara forma di leucemia in una donna di 60 anni. Dopo aver messo i medici sulla giusta strada, è stato possibile salvarle la vita

GIAPPONE – Salvare la vita delle persone grazie all’intelligenza artificiale, sa un po’ di film di fantascienza, eppure è quanto accaduto in Giappone grazie a IBM Watson. Non solo giochi, Jeopardy e altri utilizzi dunque, il nuovo scenario di Watson si presenta nel migliore dei modi, divenendo un alleato della salute delle persone.

Meglio di Sherlock Holmes
Il famoso personaggio di Conan Doyle, l’investigatore Sherlock Holmes, sarebbe orgoglioso – e forse un po’ invidioso – dell’impresa compiuta da Watson (la sua eterna spalla). Un Watson cibernetico che è stato in grado di risolvere un enigma in pochi minuti. Secondo quanto riferito dai medici dell’Università di Tokio, l’intelligenza artificiale è riuscita laddove non lo è l’uomo. A una donna di 60 anni era stata diagnosticata dai medici un tipo di leucemia. Dopo di che la donna era stata avviata a un programma di cure che, tuttavia, non hanno sortito gli effetti desiderati: la donna pareva non rispondere ai trattamenti.

La scoperta
Dopo aver constatato che le cure non funzionavano, con il rischio che la paziente morisse, i medici hanno affidato il compito di trovare una soluzione a IBM Watson – che si è rivelato vincente. Il sistema ha impiegato 10 minuti per confrontare le modifiche genetiche avvenute nella paziente, utilizzando la letteratura scientifica con un database di 20 milioni di pubblicazioni sulla ricerca sul cancro, ha scovato quale era la reale forma di malattia chi soffriva la donna, formulando una accurata e giusta diagnosi, suggerendo anche il corretto trattamento. Ma non solo. Watson pare sia stato capace di identificare un’altra rara forma di leucemia in un secondo paziente. Elementare? Tutt’altro!

Un grande aiuto
Un medico, per quanto informato e scrupoloso, non può di certo studiarsi tutta la letteratura medica e scientifica, i milioni di studi, per cui è nella natura delle cose che possa avere difficoltà a identificare una malattia o a formulare una diagnosi corretta, e a decidere per un dato trattamento. Ecco così che in aiuto arriva l’intelligenza artificiale, che grazie alla grande capacità e rapidità con cui ‘scansiona’ tutto lo scibile scientifico-medico, può arrivare dove l’uomo non riesce. Se come ribadito più volte dai medici la diagnosi accurata e soprattutto tempestiva può salvare milioni di vite (o al contrario metterle in pericolo, quando ciò non avvenga), ecco che la risposta arriva da Watson – che di fatto diviene uno dei migliori alleati di medici e sanità. Secondo il prof. Satoru Miyano, le enormi capacita è abilità di Watson di formulare una diagnosi corretta è la prova che vi è il potenziale «per cambiare il mondo».