28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Ricerca scientifica

Addio infertilità: arriva il cocktail di geni che trasforma le cellule in spermatozoi

Una nuova ricerca mette in luce la possibilità di trasformare cellule epidermiche in spermatozoi

Come trasformare le cellule della pelle in spermatozoi
Come trasformare le cellule della pelle in spermatozoi Foto: Shutterstock

VALENCIA - Quando una coppia desidera con ardore un figlio non c’è niente di peggio della diagnosi di infertilità da parte del proprio medico. Poche – purtroppo – sono le vie d’uscita. Tuttavia, una nuova ricerca spagnola potrebbe offrire uno spiraglio di speranza a tutti gli uomini che pensano di non poter mai vivere la gioia della paternità.

Il miracolo della trasformazione
Il team di ricercatori iberici è riuscito a fare il miracolo. Utilizzando un cocktail di geni è riuscito a trasformare delle semplici cellule della pelle umana in cellule germinali che possono diventare spermatozoi. «Cosa fare quando qualcuno che vuole avere un figlio è privo di gameti (ovuli o sperma)? Questo è il problema che vogliamo affrontare? Dobbiamo essere in grado di creare gameti nelle persone che non le hanno», spiega Carlos Simon del Valencian Infertility Institute.

Ispirati a un premio Nobel
I ricercatori dicono di essere arrivati alla soluzione ispirandosi al lavoro del premio Nobel giapponese Shinya Yamanaka e del britannico John Gordon. In merito ai risultati dei loro studi era infatti emerso che le cellule adulte possono essere trasformate in qualsiasi tipo di tessuto.

  • Approfondimento: i dati sull’infertilità
    Secondo i dati emersi dal registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assisita, l’infertilità maschile colpisce il 29,3% delle coppie che si rivolgono a centri di procreazione, mentre l’infertilità femminile è pari a circa il 37,1%. In totale, l’infertilità sembra riguardare il 15% della popolazione.

La durata dell’esperimento
Durante lo studio, il team di ricerca ha aggiunto un apposito cocktail di geni alle cellule epidermiche mature. Ci è voluto circa un mese perché esse si trasformassero in cellule germinali. Attenzione però: le cellule germinali possono essere trasformate in spermatozoi – o ovuli – tuttavia non sono ancora in grado di fecondare perché occorre una fase di trasformazione.

Ulteriori test sono necessari
«Con la specie umana dobbiamo fare molti più test, perché stiamo parlando della nascita di un bambino – spiegano i ricercatori – Stiamo parlando di un lungo processo». Gli studi condotti su modello animale, invece, sembrano essere stati un successo. Ricercatori cinesi hanno utilizzato cellule simili per fertilizzare delle uova di topi e la prole è nata senza problemi e in salute. È chiaro che quando si parla di esseri umani il tutto va eseguito con una maggiore cura e attenzione.