27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Solo 9 Paesi hanno raggiunto gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite

Mortalità materna quasi dimezzata nel mondo

E' quanto si legge nel rapporto dell'OMS diffuso oggi dalle agenzie ONU. Il tema - particolarmente delicato nei paesi in via di sviluppo - riguarda anche i paesi più avanzati. In Italia, ad esempio, nel 1990 i decessi furono 44 contro i 18 del 2015.

GINEVRA - La mortalità materna nel mondo si è quasi dimezzata negli ultimi 25 anni nel mondo, ma solo nove Paesi hanno raggiunto gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite. E' quanto si legge nel rapporto dell'Oms diffuso oggi dalle agenzie Onu. Il tema - particolarmente delicato nei paesi in via di sviluppo - riguarda anche i paesi più avanzati. In Italia, ad esempio, nel 1990 i decessi furono 44 contro i 18 del 2015.

«Questo rapporto dimostra che entro la fine del 2015 la mortalità materna sarà diminuita del 44% rispetto ai livelli del 1990», ha detto Lale Say, coordinatrice del dipartimento per la Salute riproduttiva e la ricerca dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). «Si tratta di un enorme progresso, ma è diseguale» nel mondo, con il 99% dei decessi registrato nei Paesi in via di sviluppo, ha aggiunto in conferenza stampa a Ginevra.

Ridurre la mortalità materna del 75% entro il 2015 rispetto ai livelli registrati nel 1990 era uno degli otto Obiettivi del Millennio per lo sviluppo fissati dall'Onu, ma solo nove Paesi (Butan, Capo Verde, Cambogia, Iran, Laos, Maldive, Mongolia, Ruanda e Timor Est) lo hanno raggiunto, sebbene altri 39 abbiano registrato «progressi importanti». Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista britannica The Lancet, nel 2015 sono state 303.000 le donne morte per complicazioni durante la gravidanza o il parto o nelle prime sei settimane dopo il parto contro i 532.000 decessi registrati nel 1990. Ad oggi si stima siano 216 i decessi ogni 100.000 nascite, contro i 385 del 1990.

L'Africa sub-sahariana resta invece la regione più problematica
I progressi più marcati sono stati registrati nell'Est dell'Asia, con un calo del 72% della mortalità materna; l'Africa sub-sahariana resta invece la regione più problematica, con il 66% dei casi (due decessi su tre nel mondo), ma anche questo dato «rappresenta un grande passo avanti: l'Africa sub-sahariana ha registrato quasi il 45% in meno di decessi» negli ultimi 25 anni, passando da 987 decessi ogni 100.000 nascite a 546, ha evidenziato Say.

Nei paesi sviluppati, la mortalità materna è diminuita del 48%. Ma c'è ancora molto da fare per raggiungere il nuovo obiettivo fissato lo scorso settembre dalle Nazioni Unite per il 2030: raggiungere un rapporto di meno di 70 decessi ogni 100.000 nascite.

Per quanto riguarda l'Italia i dati presentati dal 1990 mostrano un trend di estremo interesse col passaggio dai 44 decessi del 1990 ai 18 decessi del 2015.

Il tasso di riduzione percentuale delle morti per parto in Italia è del 3% sull'intero periodo, con un picco del 4,6% nel decennio 2000-2015.