18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
mucche gonfiate

Bovini e anabolizzanti: la precisazione del Ministero della Salute dopo l’inchiesta di Report

Mucche e vitelli destinati al consumo umano «gonfiati» con gli anabolizzanti. Questa la denuncia del servizio di Report, la trasmissione di RAI 3. In merito alla faccenda, il Ministro della salute Beatrice Lorenzin prende provvedimenti

ROMA – Bella storia quella dei bovini gonfiati con gli anabolizzanti. Tutta carne che poi, volenti o nolenti, ci ritroviamo sulla tavola. Questo è quanto denunciato da Report, la trasmissione di RAI 3 andata in onda nei giorni scorsi. La risposta del Ministero della Salute però, e per fortuna, non si è fatta attendere: il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha infatti immediatamente dato indicazioni ai Direttori generali delle Direzioni competenti per materia, di intervenire per verificare quanto denunciato e ha dato mandato di compire controlli ancora più stringenti in materia di sicurezza alimentare, si legge nel comunicato del Ministero.

PROFITTI A SCAPITO DEI CONSUMATORI – Che ci siano persone senza scrupoli che intendono trarre profitti economici a scapito dei consumatori non è di certo una novità. Ma quando si tratta di salute, la faccenda è molto più seria. A tale proposito, il Ministero della Salute tiene a sottolineare l’impegno nel tutelare i cittadini, e intende farlo «attraverso la continua attenzione lungo tutta la filiera produttiva secondo il principio «dal campo alla tavola»».

VIOLAZIONE DEI PROTOCOLLI – «Quanto rappresentato dal servizio giornalistico propone una violazione dei protocolli e delle norme messe in campo – dichiarano dal Ministero – violazione possibile come mostrato in immagini e intercettazioni, solo per l’associazione tra un allevatore che pensa di potere ottenere il massimo del profitto in danno del consumatore e un veterinario corrotto per sua stessa ammissione». Ma questo non deve criminalizzare una categoria che conta professionisti seri e onesti. «Il veterinario – sottolineano dal Ministero – non può essere in alcun modo rappresentativo degli oltre 5.100 veterinari pubblici che giornalmente svolgono le funzioni di controllo in modo rigoroso».

MOLTI I CONTROLLI – Sebbene anche le autorità competenti non abbiano il dono dell’ubiquità, dal Ministero precisano che «nel solo 2014 sono stati analizzati 19.162 campioni bovini e sono state rilevate 13 non conformità per sostanze anabolizzanti e vietate. Quando sosteniamo che i nostri controlli sono i più frequenti e i più stringenti in Europa lo affermiamo secondo statistiche precise: in Italia abbiamo analizzato nel 2014 l’84% in più di campioni bovini rispetto a quanto previsto dalla normativa comunitaria. E contrariamente a quanto è stato affermato, si precisa infine che nel Piano nazionale residui i beta- agonisti vengono ricercati anche nella matrice «pelo»». A supporto di questa attività ci sono anche i Nas, che nel 2014 nel solo settore delle carni e allevamenti hanno eseguito 4.450 controlli, con migliaia di sanzioni tra penali e amministrative, e sequestri. Insomma, nonostante i furbi ci siano sempre, sappiamo che c’è comunque chi vigila sulla nostra sicurezza.