19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Farmaci: bugie e verità

Statine, fanno più male che bene

Le statine non sarebbero così efficaci come si crede. E neanche così sicure. Un nuovo studio ha infatti rivelato che gli effetti benefici sulla salute e la prevenzione che dovrebbero sortire le statine sarebbero stati pompati

FLORIDA – Statine, i farmaci contro il colesterolo, che dovrebbero essere un rimedio miracoloso e salvavita, forse non lo sono più di tanto. E, anzi, non è neanche detto che siano così sicure per la salute. I ricercatori dell’Università della Florida del Sud avrebbero trovato che i vantaggi offerti da questi farmaci sarebbero stati gonfiati.

MIRACOLI? FORSE NO – Il ruolo delle statine sarebbe principalmente quello di prevenire i problemi cardiovascolari, attacchi di cuore e via discorrendo. Lo farebbero controllando e riducendo i livelli di colesterolo nel sangue. Ma tutto questo è efficace? Fa davvero bene alla salute? Le domande postesi dal dott. David M. Diamond e da Uffe Ravnskov avrebbero trovato una risposta non del tutto convincente: le statine non sarebbero quei farmaci miracolosi che ci hanno indotto a credere e, anzi, non sono neanche così sicure.

L’INGANNO – Che le statine abbassino il colesterolo è indubbio. Ma quello che è dubbio, secondo i ricercatori, sono gli esiti sulla salute cardiovascolare – che non sarebbero così scontati. Diamond e Ravnskov ritengono difatti che le statine non sono sostanzialmente riuscite a migliorare gli esiti cardiovascolari. Ma, cosa ancora più grave, è che molti studi che hanno avallato l’efficacia delle statine hanno trascurato i numerosi gravi effetti collaterali negativi di questi farmaci. E, in più, i sostenitori delle statine avrebbero usato quello che gli autori chiamano «inganno statistico» per fare affermazioni gonfiate sulla loro efficacia.

UNO SU CENTO CE LA FA – In base a quanto appurato dagli autori, le miracolose statine in realtà offrono benefici soltanto sull’1% della popolazione. Gli effetti dei farmaci sulla popolazione sono chiamati «rischio assoluto» e, nel caso delle statine, significa che solo una persona su 100 tra quelle trattate avrà un attacco di cuore in meno. Al contrario, gli studi sostenitori delle statine utilizzano per promuovere la loro tesi un’altra statistica chiamata «rischio relativo», in questo modo, all’apparenza, delle statine ne beneficia ben il 30-50% della popolazione: una differenza significativa. Concludendo, i ricercatori ricordano che gli effetti negativi subìti dalle persone che assumono le statine sono più comuni di quanto riportato dai media e in occasione di conferenze mediche: aumentato i tassi di cancro, di cataratta, di diabete, di disturbi cognitivi e disturbi muscoloscheletrici. Dati su cui meditare. Maggiori dettagli si trovano sulla rivista Expert Review of Clinical Pharmacology, su cui è stato pubblicato lo studio.