24 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Salute | Chirurgia estetica

E' legge il registro protesi, divieto di «rifarsi» per le minorenni

Prevista una sanzione di 20mila euro e la sospensione dalla professione medica per tre mesi. per il chirurgo che contravviene. Martini (Lega): Risultato storico

ROMA - E' legge il registro delle protesi mammarie e, con esso, il divieto per le minorenni di 'rifarsi il seno' per fini esclusivamente estetici. Il disegno di legge, già approvato il 22 dicembre 2010 dalla Commissione Affari sociali della Camera in sede deliberante, e, in seconda lettura, con modificazioni, dalla Commissione Sanità del Senato il 7 marzo 2012, sempre in sede deliberante, è stato approvato definitivamente oggi dalla Commissione Affari sociali della Camera. Ora, il disegno di legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Con il ddl vieni istituito il registro nazionale e i registri regionali degli impianti protesici mammari effettuati in Italia, nell'ambito della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. I fini per i quali vengono istituiti il registro, si legge nella norma, sono «il monitoraggio clinico del soggetto sottoposto a impianto, allo scopo di prevenire le complicanze e migliorare la gestione clinico-assistenziale degli eventuali effetti indesiderati ed esiti a distanza» e il «monitoraggio epidemiologico, a scopo di studio e ricerca scientifica in campo clinico e biomedico e di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell'assistenza sanitaria».

L'impianto di protesi mammaria a soli fini estetici è consentito soltanto su coloro che abbiano compiuto la maggiore età, anche se il divieto «non si applica nei casi di gravi malformazioni congenite certificate da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o da una struttura sanitaria pubblica». Per chi contravviene al divieto, è prevista una sanziona amministrativa: il pagamento di 20.000 euro, tutti a carico degli operatori sanitari che effettuano l'operazione alla minorenne e che vengono anche sospesi dalla professione medica per tre mesi.

Martini (Lega): Risultato storico - «L'approvazione definitiva dell'introduzione in Italia del registro delle protesi mammarie rappresenta un grande risultato e una grande soddisfazione. Come sottosegretario al ministero della Salute del precedente Governo e quale promotrice del disegno di legge mi sono profondamente impegnata affinché fosse raggiunto questo importante obiettivo». Lo afferma in una nota il deputato della Lega Nord, Francesca Martini, già sottosegretario alla Salute.

«Finalmente - spiega Martini - dopo anni di battaglie politiche e culturali, la salute di tutte le donne sottoposte ad intervento di mastoplastica additiva, sia per finalità ricostruttive che estetiche, potrà contare su di un reale controllo degli interventi, dei dispositivi medici utilizzati (protesi) e degli eventi avversi possibili. Si tratta di un provvedimento ampiamente condiviso e sul quale vi è stato un apporto costruttivo da parte di tutti i gruppi parlamentari: desidero quindi ringraziare tutte le colleghe e colleghi che hanno dato il loro fondamentale contributo».

«Questo eviterà - spiega l'ex sottosegretario Martini - il ripetersi di scandali come quello delle protesi francesi Pip, realizzate con sostanze nocive per la salute. L'altro tassello fondamentale del provvedimento è il divieto per le minorenni di sottoporsi a intervento di protesi a soli fini estetici e il restringimento degli interventi ai soli specializzati in medicina plastica-estetica-ricostruttiva o a coloro che hanno già sviluppato ampia esperienza sul campo. Un risultato concreto che risponde all'esigenza di tutelare la sicurezza di questa particolare e molto diffusa tipologia di interventi, tolleranza zero nei confronti dei medici senza scrupoli e pazienti più tutelate. Sono molto orgogliosa del lavoro svolto perché la salute non può mai essere ridotta a business, nemmeno per interventi a carico dei pazienti stessi».