28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Studio dell'Università di Harvard

Parlare di sé gratifica quanto il sesso

Occupa il 30%-40% del tempo, fino all'80% sui social network. Parlare di sé infatti genere la secrezione di dopamina, ormone legato alle sensazioni di piacere o di anticipazione di una ricompensa

WASHINGTON - Raccontare al propria vita, che sia nella realtà o sui social network, è un'attività altrettanto gratificante per il cervello che il cibo o il sesso: è quanto risulta da uno studio condotto dall'università statunitense di Harvard.

Fino all'80% sui social network - Parlare di sé infatti genere la secrezione di dopamina, ormone legato alle sensazioni di piacere o di anticipazione di una ricompensa: secondo lo studio uomini e donne dedicano normalmente il 30%-40% del proprio tempo a «informare gli altri sulle proprie esperienze personali», un tasso che aumenta fino all'80% sulle reti sociali.
«Le persone si confidano volontariamente perché parlare di sé in questo modo è di per sé un evento con un valore certo, come le attività che generano una ricompensa immediata quali il sesso o il cibo» conclude lo studio, condotto con un semplice espediente: alle «cavie» veniva offerta una certa somma perché rispondessero una domanda fattuale e una somma minore perché dessero la loro opinione o il loro consiglio su una questione: la maggior parte degli intervistati ha preferito intascare meno soldi pur di poter dire la sua.