Coldiretti: E’ obesity day, in «festa» metà degli italiani
Il loro numero è aumentato del 10 per cento negli ultimi venti anni anche per colpa di un preoccupante abbandono dei principi base della dieta mediterranea
ROMA - Gli italiani adulti in sovrappeso o obesi rappresentano quasi la metà della popolazione (46 per cento) e il loro numero è aumentato del 10 per cento negli ultimi venti anni anche per colpa di un preoccupante abbandono dei principi base della dieta mediterranea con il consumo di frutta e verdura per famiglia che si è ridotto di 10 chili negli ultimi dieci anni. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’obesity day nel sottolineare che gli acquisti di frutta e verdura delle famiglie italiane sono passati da 450 chili a famiglia all'anno del 2000 ai 350 chili del 2010.
Le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili - sottolinea la Coldiretti - di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell'Unione Europea poiché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea.
Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito - precisa la Coldiretti - agli italiani di conquistare un record della longevità con una vita media di 79,1 anni per gli uomini e di 84,3 anni per le donne, nettamente superiore alla media a comunitaria. Ma il futuro è preoccupante per effetto soprattutto del progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate da parte delle giovani generazioni. Ben il 34 per cento dei piccoli cittadini italiani di 8 e 9 anni è lontano dal peso forma: oltre un milione è sovrappeso (22,1 per cento del totale) e 400mila (11,1 per cento) sono obesi, secondo il monitoraggio effettuato dal progetto «Okkio alla salute», realizzato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell'Istituto Superiore di Sanita'. Dall'indagine è emerso che il 23 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e che il 48 per cento assume quotidianamente bevande zuccherate e gassate.
Occorre invertire la tendenza promuovendo il consumo di frutta e verdura a casa, nelle scuole e nelle mense anche con l'aiuto dei nuovi distributori automatici snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al «cibo spazzatura».
La Coldiretti ha firmato un protocollo di intesa con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che prevede l'impegno a promuovere attraverso esperienze pilota, nel rispetto della propria autonomia e nell'ambito delle rispettive competenze, iniziative comuni per sensibilizzare i giovani ad un corretto comportamento civico rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni alimentari italiane. Un impegno che rientra nell'ambito del progetto «Educazione alla Campagna Amica» che nel corso del nuovo anno scolastico - conclude la Coldiretti - coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie che partecipano alle oltre tremila lezioni nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto che saranno organizzati nelle aziende agricole e in classe.