Lo sport? E' come un farmaco. Nel bene e nel male
A RiminiWellness 2011 un convegno di Uni.Rimini sul rapporto tra sport, salute e turismo
RIMINI – L’attività fisica come farmaco, con le sue indicazioni terapeutiche e le sue controindicazioni, è stata uno dei temi portanti del convegno «Turismo attivo e salute», organizzato da Uni.Rimini (società consortile per l’Università di Bologna - polo didattico di Rimini) all’interno di RiminiWellness 2011 (fino a domenica a Rimini Fiera). Nel corso dell’incontro, diviso in due parti, si è parlato dell’attività fisica e del suo rapporto con la salute e con il turismo.
«Esattamente come un farmaco – ha spiegato il professor Carlo Bottari, preside della facoltà di Scienze motorie dell’Alma Mater – l’attività sportiva può fare molto bene, ma anche molto male: va svolta dietro consiglio di un professionista, meglio se laureato in Scienze motorie. In un contesto generale che vede aumentare l’attività amatoriale e diminuire quella agonistica, soprattutto tra i più giovani, è importante aumentare l’attenzione sul tema degli infortuni sportivi».
Nella prima tavola rotonda, Enrico Drago, Paolo Mazzuca e Franco Merni si sono confrontati sui benefici dello sport sulla salute, e sull’aiuto che l’attività fisica può offrire nella cura di alcune patologie. «Percorrere cinque miglia a piedi ogni settimana – ha detto il professor Merni – ha un’incidenza dell’8 per cento sulla riduzione della mortalità». Mazzuca ha sottolineato gli effetti positivi di un’attività motoria controllata su pazienti diabetici, e ha introdotto il suo progetto «Lifestyle Gym», «un percorso attuato in sinergia tra la Diabetologia, la facoltà di Scienze motorie e le palestre, per somministrare l’esercizio fisico a persone affette da diabete, obesità e ipertensione arteriosa».
Tra gli altri interventi, da segnalare quello di Barry Franklin – già presidente dell’American college for sports medicine – sui rischi legati all’allenamento.
Rischi sui quali – hanno sottolineato molti tra i professionisti partecipanti al convegno – serve più informazione. «Occorre maggiore consapevolezza anche da parte di chi vuole praticare attività fisica durante le vacanze – sottolinea il professor Walter Pasini, direttore di Travel Medicine and global health e organizzatore dell’evento – Questo convegno vuole essere un passo avanti verso la creazione di un sistema che coinvolga i Comuni turistici: le diverse località possono attrezzarsi per comunicare ai visitatori tutte le possibilità e i percorsi di salute e benessere presenti sul territorio».