29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
«Nessuna nube tossica»

Fazio: Sull'Italia solo correnti d'aria: nessun rischio

Il Ministro della Salute rassicura: «Quantità minima di radioattività». Ispra: «Livelli neanche rilevabili»

ROMA - Sull'Italia non sta arrivando alcuna «nube tossica» ma solo delle «correnti d'aria che contengono una minima quantità di radioattività, assolutamente non tossiche e assolutamente non pericolose». Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha ribadito oggi che non ci sono rischi per il nostro paese derivanti dall'avvicinamento di correnti d'aria provenienti dal Giappone e dal possibile contenuto di radioattività. «Questo - ha spiegato Fazio a margine della prima edizione degli Stati generali della tubercolosi a Roma - è quello che pensano tutti gli esperti italiani e dei vari Paesi che possono essere interessati dal passaggio di queste correnti d'aria, quindi il pericolo è zero».

Nessun rischio - Già ieri sera il ministro della Salute aveva decisamente puntualizzato che l'eventuale arrivo in Italia di correnti d'aria provenienti dal Giappone «non presenta alcun rischio per la salute».«Se anche le correnti dovessero trasportare sull'Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima - aveva precisato in una nota - si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale».

L'Ispra, che quotidianamente sta monitorando, attraverso la rete delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente, la radioattività ambientale, spiega che le masse di aria provenienti dal Giappone nel loro movimento «vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui - puntualizza - si ritiene che quando esse giungeranno in Europa avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, a livelli tali da risultare difficilmente rilevabile con i normali sistemi di misura, e comunque da ritenersi di assoluta non rilevanza dal punto di vista radiologico».