Congresso: nutrizione e metabolismo nel bambino
Verona 18-19 Settembre 2009
VERONA - Due le patologie a maggiore impatto numerico sulla popolazione adulta italiana: obesità e diabete. Si tratta di due patologie di carattere metabolico che riconoscono fattori genetici predisponenti ma che necessitano di un importante contributo ambientale perché si possano sviluppare.
La nutrizione è un fattore determinante al riguardo.
Mangiare in modo adeguato facilita in mantenimento dello stato di salute e aiuta a recuperarlo quando questo è modificato dalla malattia.
L’esposizione ad una nutrizione adeguata sin dalla nascita è fondamentale per la prevenzione.
I risultati delle ricerche più recenti riportate al Congresso indicano che:
a. Le cellule adipose svolgono un ruolo di primo piano nella regolazione dei flussi di nutrienti dell’organismo. Queste cellule hanno un importante incremento numerico nei primi mesi di vita. Un incremento eccessivo del numero di adipociti nell’infanzia è fattore di rischio di obesità nelle età successive. Pertanto, l’attento monitoraggio della crescita del bambino e della sua alimentazione sono presidi irrinunciabili per la sua salute futura.
b. Un’elevata quantità di proteine nei primi mesi di vita è associata ad un maggior rischio di obesità nel bambino. Di qui la necessità di garantire apporti proteici adeguati ai fabbisogni ma non eccessivi, sin dalla nascita. Il latte materno è l’alimento ideale per il lattante. Va complementato con alimenti semisolidi a partire dal 6 mese (svezzamento) per garantire apporti in nutrienti sufficienti all’accrescimento ed allo sviluppo del bambino nel secondo semestre di vita. Cruciali quindi la composizione e la ripartizione dei nutrienti nei primi 12 mesi di vita.
c. Il latte vaccino va evitato sino al compimento dei 12 mesi, come consigliato da American Academy of Pediatrics, Ministero della Salute, Società Italiana di Pediatria ed ESPGHAN (European Society of Pediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition). I rischi sono notevoli: carenze ed eccesso di nutrienti che espongono a rischi sia nel breve che nel lungo termine.
d. Le diete incongrue con scarsi o scarsissimi apporti di carboidrati vanno evitate nel bambino. I carboidrati sono il nutriente base della nutrizione umana. Garantiscono l’energia necessaria al funzionamento della macchina corporea e contribuiscono alla regolazione dell’equilibrio fame-sazietà. Un pasto in cui le calorie dei carboidrati sono sostituite da quelle di lipidi e proteine espone a maggiori livelli circolanti di grassi nelle ore successive al pasto con più elevato rischio di danno vascolare e promuovono una maggiore deposizione di grasso nel tessuto adiposo.
e. I carboidrati devono coprire un 55-60% delle calorie totali ingerite dal bambino, suddivisi nei cinque pasti: colazione, pranzo, cena e due merende (mattino e pomeriggio). La ripartizione dei carboidrati in 5 pasti (uno ogni 3 ore circa) è assai utile per evitare l’incremento della massa adiposa, purchè le porzioni siano adeguate.
f. La colazione e le due merende dovrebbero essere sempre consumate. I carboidrati a lento assorbimento vanno preferiti a quelli più rapidamente assorbibili. Colazione del mattino e merende aiutano il controllo metabolico, il controllo del peso e la performance scolastica e sportiva.
g. Quantità e qualità. L’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità, noto fattore di rischio di danno vascolare, è più elevato dopo un pasto ad elevato contenuto di grassi (e basso in carboidrati) rispetto ad un pasto isocalorico a moderato contenuto di grassi (ed elevato in carboidrati). Pertanto la tradizione della cucina italiana, che propone come piatto tipico: pasta, sugo di pomodoro, formaggio grana, ed olio di oliva, si conferma ancora una volta la preferibile tra tutte. Però attenzione alle quantità: più si mangia più si ingrassa!
h. Il bambino con diabete come il bambino obeso e tutti i bambini dovrebbe rispettare le raccomandazioni nutrizionali per l’infanzia fornite dei LARN (livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti – INRAN).
i. Il consumo di vegetali (frutta e verdura) e di cibi integrali è troppo limitato nel bambino a favore di alimenti ricchi in calorie ma meno ricchi in nutrienti (vitamine, fibra, minerali, oligoelementi).
j. Una corretta nutrizione è fondamentale per la salute del bambino di oggi e dell’adulto di domani ma può esercitare appieno i suoi effetti solo se accompagnata da adeguati livelli di attività motoria.