18 agosto 2025
Aggiornato 21:30

Elementi in traccia: alleati e nemici della nostra salute

Ferro, zinco, iodio, selenio. Sono questi alcuni degli elementi essenziali per la salute del nostro organismo, presenti «in traccia» nell’alimentazione

Ferro, zinco, iodio, selenio. Sono questi alcuni degli elementi essenziali per la salute del nostro organismo, presenti «in traccia» nell’alimentazione. Le carenze di questi elementi, da una parte, e il loro eccesso dall’altra, sono causa diretta o indiretta di patologie e disturbi anche gravi. Tanto che ne sono stati stabiliti livelli ottimali di assunzione. Per discutere di questa problematica, alla luce dei più recenti progressi della ricerca, oltre 200 esperti provenienti da 40 Paesi si riuniscono dal 1° al 3 aprile per il 3rd International IUPAC Symposium on Trace Elements in Food organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità con la sponsorship scientifica della IUPAC.

L’alimentazione è la principale fonte di elementi in traccia e si capisce perciò come la salute di milioni di persone nel mondo sia pregiudicata dallo scarso o dall’eccessivo apporto di questi elementi nella dieta. Le loro carenze, infatti, possono provocare anemia, ritardi nella crescita e nello sviluppo cognitivo, indebolimento delle difese immunitarie, aumentata suscettibilità al danno ossidativo e alle patologie dell’invecchiamento. Con pesanti conseguenze sociali ed economiche soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove è diffusa la malnutrizione, ma anche nei Paesi industrializzati, compresa l’Italia. Non a caso le carenze di ferro e iodio, insieme alla presenza di arsenico nell’acqua potabile, sono state riconosciute come fattori di rischio da tenere in considerazione nello studio Egloreh sui determinanti di salute in Europa. D’altra parte, gli stessi elementi essenziali, quando assunti in eccesso, per esempio a causa di condizioni ambientali straordinarie o di un uso irrazionale di integratori o supplementi, risultano nocivi.

Sul fronte della tossicità, il rischio maggiore è rappresentato da elementi come il cadmio, il piombo, il mercurio e l’arsenico inorganico, privi di un ruolo fisiologico e capaci di esercitare effetti avversi a basse dosi. L’intossicazione da arsenico causata dalle acque di falda contaminate affligge milioni di uomini in varie aree del mondo, gran parte dei quali nel Bengala occidentale (India) e nel Bangladesh dove è venuto alla luce il più vasto episodio di contaminazione di acque sotterranee utilizzate a scopo potabile, per l’irrigazione dei campi e la cottura dei cibi. Gli effetti neurologici e neurocomportamentali del piombo sui bambini così come quelli del metilmercurio a seguito di esposizione in utero sono oggetto di numerosi studi da parte della comunità scientifica e di preoccupazione per le autorità sanitarie.

Tanto per le carenze che per gli eccessi di elementi in traccia, a pagare il prezzo più alto sono soprattutto i neonati e i bambini, ovvero le fasce di popolazione più vulnerabili.

Scopo di questo simposio interdisciplinare, al quale l’ISS dà un apporto di primaria importanza con undici contributi scientifici, è quello di valutare lo stato dell’arte, analizzare gli aspetti emergenti e individuare gli approcci più idonei per prevenire effetti avversi su quegli individui e quelle popolazioni più vulnerabili alle carenze, agli eccessi o agli squilibri nell’assunzione di elementi in traccia.