Marrazzo: «La Regione Lazio sostiene la lotta alla sordità»
L’evento è in programma per mercoledì 29 ottobre in oltre 250 ospedali distribuiti su tutto il territorio nazionale ed è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione
Il Lazio guida la classifica delle regioni con il maggior numero di ospedali partecipanti alla Giornata nazionale AIRS (Associazione italiana per la ricerca sulla sordità) per la lotta alla sordità. L’evento è in programma per mercoledì 29 ottobre in oltre 250 ospedali distribuiti su tutto il territorio nazionale ed è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione. A dare il benvenuto Giuseppe Marra, Presidente onorario AIRS e Presidente del Gruppo GMC-Adnkronos, che ha introdotto il dibattito al quale hanno partecipato il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il sottosegretario al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, Ferruccio Fazio, il direttore generale dell’Amministrazione Autonomia dei Monopoli di Stato (AMMS), Raffaele Ferrara, e il presidente AIRS, Giancarlo Cianfrone.
«Sono 35 - ha ricordato Marrazzo - gli ospedali del Lazio che partecipano alla giornata AIRS. Non a caso, al Policlinico Umberto I è stato dato l’incarico di effettuare un approfondimento tecnico-scientifico-operativo per un lavoro di screening sulla patologia esistente sul territorio. La sordità è un disturbo che non sempre ci si accorge di avere, ma nello stesso tempo può costituire un grave limite sociale e professionale per chi ne soffre. E’ molto importante la prevenzione e oggi si può organizzare la sanità spendendo di meno, anche attraverso la prevenzione».
Nel corso della Giornata Nazionale AIRS, i centri ospedalieri di diagnosi e il personale medico e paramedico del Lazio che partecipano all’iniziativa saranno a disposizione dei cittadini per una valutazione clinica gratuita dell’udito e per fornire informazioni su una patologia in costante aumento, attraverso la distribuzione di materiale informativo sulle cause e sulla prevenzione.
«L’udito - ha spiegato il sottosegretario Fazio - è straordinariamente collegato con le emozioni anche perché è un organo sempre vigile. Il ministero ha patrocinato la giornata nazionale AIRS ed entro l’anno a disposizione dei cittadini ci saranno apparecchi acustici sofisticati». Il sottosegretario ha anche annunciato che «sarà previsto lo screening neonatale contro la sordità, per tutti i bambini, nei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea), al centro del tavolo di discussione tra Stato e Regioni, la cui prossima riunione è fissata per il 23 ottobre». «La diagnosi di sordità prenatale - ha detto Fazio - va fatta molto precocemente perché soltanto dopo pochi mesi dalla nascita le possibilità di intervento sono inferiori. E visto che oggi ci sono metodologie per intervenire è giusto che ci siano Lea in questo campo».
Anche l’AMMS sostiene la lotta alla sordità perché, ha detto il direttore generale Raffaele Ferrara, «l’incremento della prevenzione e della ricerca scientifica possono ridare speranza agli individui più deboli della società». «La sordità - ha affermato il professor Giancarlo Cianfrone - colpisce l’1% della popolazione sotto i 3 anni, il 2% tra i 4 e i 12 anni, il 4% tra i 13 e i 45 anni, il 10% tra i 46 e i 60 anni, 25% tra i 61 e gli 80 anni, per arrivare al 50% per gli over 80. La deprivazione sonora provoca un senso di isolamento sociale, depressione, bassa autostima, perdita di memoria, influendo sulla qualità della vita e sulle relazioni sociali in generale. L’incidenza tendenziale in Italia e in Europa è in aumento e le cause maggiori dell’incremento sono l’invecchiamento crescente della popolazione e la maggiore incidenza di agenti inquinanti, tossici e acustici».